Le sigarette elettroniche sono amate da moltissimi adulti e adolescenti. Il boom di tali apparecchi è dovuto anche al fatto che possono essere usati nei luoghi pubblici, o comunque nelle aree dove le classiche 'bionde' sono bandite. Negli Usa di recente sta spopolando Juul, una e-cig piccola come una chiavetta Usb che emette una nuvola di fumo così minuta che si dissolve in un attimo. Juul è molto diffusa specialmente nelle scuole frequentate da studenti appartenenti a famiglie ricche. Quando gli insegnanti si voltano, i ragazzi iniziano ad aspirare Juul ed espirare negli zaini.
Nessuno si accorge di niente.
Fumare senza essere scoperti
Molti studenti americani, specialmente quelli più ricchi, non vogliono certamente offendere i professori mediante l'utilizzo della piccola sigaretta elettronica in classe: il loro scopo è fumare senza essere scoperti. E con Juul è molto semplice. Ormai quasi ogni giovane americano che appartiene al ceto medio-alto possiede almeno una Juul, ma pochi sono al corrente dei suoi aspetti negativi.
Gli studenti americani, quando sono in classe e usano la e-cig grande come una chiavetta Usb fanno 'juuling', termine che ancora non si può tradurre in italiano. In Europa e in Italia tale sigaretta elettronica non è ancora arrivata. I medici sperano che non arrivi mai perché è molto pericolosa per la Salute.
Quando i ragazzi fanno 'juuling' non fumano né 'svapano'. Che fanno allora?
E-cig prodotta da Juul Lab
La sigaretta elettronica mini si può acquistare facilmente sul web. Juul è fabbricata dalla Juul Lab ed è lunga circa 9 cm. Il diametro è di 1,5 cm e il peso è simile a quello di una chiavetta Usb. Nella confezione, oltre all'apparecchio, ci sono 4 ricariche contenenti gusti differenti, ovvero crème brûlée, mix frutta, tabacco virginia e menta glaciale.
Il kit costa circa 42 euro, mentre ogni ricarica (denominata pod) circa 12 euro. Vediamo adesso quali sono le differenze tra la Juul e una classica sigaretta elettronica.
Pamela Ling, docente presso la University of California-San Francisco School of Medicine, ha spiegato che molti ragazzi trascurano gli effetti deleteri della Juul perché, secondo loro, il 'juuling' non è fumare o 'svapare'.
In realtà, secondo la studiosa, la Juul contiene tantissima nicotina: in ogni ricarica il quantitativo è analogo a quello presente in un pacchetto di sigarette. Ipotizzando che un teenager fumi una cartuccia a settimana, in quattro settimane è come se avesse fumato 4 pacchetti di sigarette. Molti presidi americani si sono schierati dalla parte della Ling, puntando l'indice verso la Fda statunitense, che ancora non ha adottato misure per difendere i minori dalle sigarette elettroniche e dalla Juul.