Lattuga contaminata da Escherichia coli che, nel giro di poche settimane, ha fatto registrare 121 casi di infezione gastrointestinale e anche un decesso in California. Tutti i casi di infezione alimentare sarebbero strettamente legati, secondo quanto comunicato dalle autorità sanitarie della zona, all’ingestione della lattuga proveniente dalle coltivazioni in Arizona e in particolare della regione dello Yuma.

Lattuga contaminata da Escherichia coli: di cosa si tratta

I Centri americani addetti al controllo e alla prevenzione delle malattie hanno lanciato l’allarme rendendo noto alla popolazione il possibile pericolo della contaminazione da Escherichia coli in seguito all’assunzione della lattuga proveniente dalle zone rese note.

Centinaia di persone che hanno mangiato la lattuga proveniente dai campi dello Yuma sono state ricoverate con problemi di varia natura ma tutti riconducibili, secondo le analisi effettuate dal personale medico degli ospedali, all’ingestione della verdura coltivata, secondo le analisi batteriologiche condotte dagli enti predisposti, in una fattoria della regione dell’Arizona. La segnalazione dell’infezione e dei relativi ricoveri sarebbe stata riscontrata e segnalata in più di venticinque stati americani. Ci sarebbe stato anche un primo decesso di un uomo in California legato al batterio contratto in seguito all’ingestione della lattuga incriminata, ma al momento non si conoscono nello specifico altri dettagli sull’episodio.

Escherichia coli: sintomi e cause scatenanti dell’infezione

Il batterio può colpire tutti, senza alcuna distinzione di sesso e di età. Il ceppo interessato, se viene ad essere contratto, si manifesta con problemi a carico dell’apparato gastrointestinale caratterizzato da vomito, diarrea e forti crampi allo stomaco. In alcuni casi può presentarsi anche con l’insorgenza di insufficienza renale, come è stata riscontrata in una parte dei pazienti ricoverati a causa dell'infezione causata dalla lattuga negli USA.

L’Escherichia coli è un batterio molto diffuso presente in molti alimenti di largo consumo. In molti casi la sua presenza può essere irrilevante e innocua per la Salute dell’uomo. Alcune volte, però, come in questo caso, vi sono delle forme patogene più pericolose. Si tratta, in particolare, di ceppi che producono la tossina ‘Shiga O157: H7’ responsabile di malattie anche gravi e che spesso richiedono l’ospedalizzazione e le cure specifiche del caso.

La raccomandazione è di lavare, in ogni caso e molto bene, la frutta e la verdura, per cercare di ridurre il rischio di infezione. È consigliabile, inoltre, cuocere gli alimenti, evitando, il più possibile, di ingerirli crudi, allo scopo di sterilizzare il cibo ed abbattere la presenza di ceppi di batteri pericolosi per la nostra salute.