La birra contiene pesticidi. La notizia non passa inosservata perché, nel mondo, sono milioni i consumatori abituali. A portarla all'attenzione internazionale è l'autorevole fonte francese 60 Millions de Consommateurs, che si è occupata di fare dei test da sottoporre alla riflessione dei lettori. Com'è noto si tratta di una bevanda che contiene orzo, malto e una serie di materie prime vegetali. Responsabili delle tracce di pesticidi sarebbero le colture cerealicole, per le quali molto spesso si fa uso di fitosanitari. Quello che, in realtà, era un sospetto è stato verificato attraverso un'accurata analisi.
Un'indagine svolta sulle quarantacinque birre più vendute nei supermercati francesi: trentanove bionde e sei bianche. Il dato, per certi versi, fa riflettere: ben 250 molecole di pesticidi sono state rilevate.
Test su quarantacinque campioni
La distribuzione dei pesticidi è stata rintracciata in trentaquattro delle quarantacinque birre testate. Neanche le grandi marche vengono risparmiate dall'evidenza dei fatti. Occorre comunque andarci con i piedi di piombo nelle considerazioni, poiché per il momento esiste un solo studio di questo tipo.
In particolare, però, desta particolare attenzione la presunta presenza di glifosato. Delle ventidue birre bionde è stata trovata una sua concentarzione pari a 1,93 microgrammi per litro.
Passando al dettaglio delle marche l'Affligem Blonde rivelava tracce pari a 9,32 mcg/l. E non mancano altri brand più famosi. Riferendosi a birre di consumo più comune in Italia si può, ad esempio, sottolineare come Heineken e Carlsberg (anche la 33 Export) non hanno mostrato alcuna traccia.
Attenzione, però, non allarmarsi.
Affinché i pesticidi possano rappresentare un serio rischio peer la Salute sarebbe necessario che ogni persona si trovi a bere 2000 litri di Affligem al giorno per fare i conti con l'aver ingurgitato quantità di pesticidi pericolose. La rivista ha, infatti sottolineato, che le attuali quantità di pesticidi non sono tali da poter essere considerati un pericolo.
L'allarme che si vuole lanciare è che ormai queste sostanze sono ovunque, anche dove meno ce le si aspetta.
Il problema, potrebbe, essere che nella quotidianità ci si possa trovare a consumare tanti alimenti che condividono lo stesso problema della birra. La somma, infatti, rischierebbe di generare qualche problema. In Francia c'è una forte sensibilità nei confronti del glifofato, basti pensare che il premier Emmanuel Macron ha chiesto che ne sia interdetto l'uso. Nel Parlamento francese ci sono varie correnti di pensiero e c'è chi ritiene superflua l'idea di stabilire un divieto assoluto. La correlazione esistente tra l'uso dei pesticidi e l'organismo umano è rappresentato dalla possibilità che si possano stimolare dei problemi endocrini che, nel tempo, possono anche portare a gravi problemi.
Alcune teorie scientifiche rivelano che il glifosato potrebbe addirittura avere effetti cancerogeni. Il rischio di essere esposti a prodotti nocivi alimenta l'idea che la cosa migliore resta affidarsi a prodotti bio la cui filiera risulta interamente nota o addirittura, quando possibile, a dotarsi di un proprio orto.