Questo è il racconto di Jo Begent, una pediatra britannica che si è ritrovata di fronte ad una situazione davvero preoccupante. Durante il suo turno di lavoro è entrato in ospedale un bambino di appena dieci anni con una protuberanza insolita all'altezza dell'addome che gli impediva di camminare normalmente. L'impressione, inizialmente, non è stata tra le più positive: la dottoressa Jo Begent, vedendo il paziente in quelle condizioni, ha subito pensato al peggio immaginando che una protuberanza di quelle dimensioni potesse essere causata da un tumore, ma le successive analisi hanno portato alla luce un'origine assai diversa.

Quel gonfiore anomalo era causato da una dilatazione eccessiva della vescica e dell'addome. Ulteriori accertamenti hanno rivelato che il bambino non andava in bagno da oltre dieci ore.

Il bambino operato d'urgenza

La situazione era davvero critica ed i medici hanno ben pensato di trasportare il bambino con urgenza in sala operatoria nel tentativo di risolvere la problematica. Un delicato intervento per riuscire ad asportare tutte le scorie accumulate nell'intestino, facendogli riprendere così una forma anatomicamente più equilibrata.

La cosa ancora più incredibile deriva dalla motivazione che ha impedito al paziente di andare in bagno durante le ore precedenti. Se i medici non fossero intervenuti rapidamente e non avessero asportato le scorie dall'organismo del bambino, il suo intestino e la sua vescica sarebbero potuti esplodere.

Secondo quanto riportato dal Daily Mail, il piccolo era talmente impegnato ad affrontare alcune partite di un videogioco da non avvertire minimamente la necessità di andare in bagno, trascurando dunque un fondamentale bisogno fisiologico. Le partite continuavano ed il tempo trascorreva, lasciando che vescica ed intestino del bambino si riempissero di scorie che, con il passare del tempo, aumentavano sempre di più.

Per tutto quel tempo, gli organi del "player" si erano gonfiati a dismisura, superando le normali dimensioni anatomiche e costringendo la famiglia a trasportarlo d'urgenza al pronto soccorso.

L'avvertimento della dottoressa Jo Begent

La dottoressa Jo Begent, pediatra dell'University College London Hospital, ha utilizzato questo suo racconto per lanciare un avvertimento durante una conferenza della Nspcc, una tra le più importanti organizzazioni no profit britanniche.

Il messaggio in buona sostanza è quello di fare maggiore attenzione ai bambini ed adolescenti che trascorrono parecchio del loro tempo di fronte ai Videogiochi, poiché oltre a danneggiare la loro mente, i videogame potrebbero assuefarli in tal modo da impedirgli di allontanarsi dallo schermo anche solo per andare in bagno. Uno dei campanelli di allarme è proprio il tempo impiegato per giocare ad un determinato videogioco: a lungo andare potrebbero diventare una vera e propria droga e creare problematiche più o meno gravi, a seconda delle tempistiche con le quali si riesce ad intervenire.