La febbre del West Nile, dopo dieci anni dalla sua comparsa, torna al centro delle notizie dal mondo della Salute per via di un nuovo caso in Veneto. A rivelarlo è stato l'Istituto Zooprofilattico delle Venezie che ha confermato la presenza del virus West Nile in alcune zanzare, in particolare nel comune di Villa Bartolomea. Casi simili sarebbero stati registrati anche nelle province di Venezia e Treviso. Tutto ciò si va ad aggiungere al caso di malattia neuro-invasiva accertato a Rovigo. La somma di queste segnalazioni ha fatto scattare i controlli e le misure preventive per evitare un possibile contagio nell'intera regione.

Veneto: i sintomi del virus

Il virus West Nile era comparso proprio in Veneto nel 2008, quando furono registrati alcuni contagi da zanzare infette. Solitamente queste colpiscono la notte ed il contagio del virus non arreca nessun sintomo immediato. In alcune circostanze, però, l'infezione porta febbre, debolezza muscolare, encefalite ed altri simili problemi di salute, specie nei soggetti più anziani. In quest'ultimi, nei casi più gravi, possono insorgere disturbi alla vista, tremori e danni cerebrali fino alla paralisi o al coma. Possono anche manifestarsi sintomi lievi come come mal di testa, nausea ed ingrossamento dei linfonodi.

L'infezione non si diffonde per via umana bensì attraverso il contatto con la zanzara infetta che, con il passaggio di sangue all'essere umano, trasporta anche l'infezione che porta in corpo.

Ovviamente questo pericolo si va ad aggiungere a quello della zanzara tigre, da anni presente in Veneto e principale veicolo di trasmissioni di virus quali Zika, Chikungunya e Dengue. Al contrario di quanto avviene con insetti infetti da WNV, la zanzara tigre colpisce di giorno, difficilmente punge di notte.

Cosa fare per prevenire il contagio

Come detto, sono le zanzare a trasmettere il virus e pertanto sono quest'ultime che devono essere 'combattute'. I piani di disinfestazione in scuole e luoghi pubblici saranno avviati a breve, in modo da uccidere gli insetti ancora sotto forma di larva, anche se si tratta ancora di tecniche sperimentali e dalla riuscita non certa.

I consigli delle Ulss sono già stati resi noti e sono anche abbastanza semplici, ovvero:

  • evitare di lasciare in casa oggetti con acqua piovana ristagnante
  • usare insetticidi comuni
  • utilizzare zanzariere
  • non indossare abiti 'scuri'
  • indossare vestiti non troppo scollati
  • utilizzare repellenti prima di uscite
  • recarsi in pronto soccorso se si pensa di esser stati punti da una zanzara.

Attualmente questi consigli sono validi per gli abitanti del Veneto, considerato che nella regione sono stati registrati i nuovi casi, ma non totalmente da escludere che, in altre zone in prossimità di fonti d'acqua, non si riscontrino altre zanzare infette.