La miopia è un particolare difetto della vista che, secondo le casistiche, riguarda sempre di più le nuove generazioni. In Italia, ad esempio, risultano affetti da questa patologia circa 15 milioni di persone. Il dato più allarmante è che l’insorgenza non avviene, come nel passato, per cause quasi sempre ereditarie, ma molto spesso la sua insorgenza, è messa in stretta relazione ad uno stile di vita e a delle abitudini che non sempre risultano salutari per i nostri occhi.
La miopia nei giovani: i dati allarmanti di una recente ricerca
L’insorgenza della miopia è, sicuramente, un difetto da non trascurare o sottovalutare.
Infatti, secondo i dati emersi da una recente ricerca australiana pubblicata sulla rivista ‘Ophthalmology’, entro i prossimi trent’anni, il 50 per cento circa della popolazione, a livello mondiale, potrebbe soffrire di questo disturbo. Questi dati allarmanti sarebbero stati ulteriormente confermati dall’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) che ha denunciato la presenza di 253 milioni di persone affette da varie disabilità visive in tutto il mondo. I dati, secondo gli specialisti del settore, risulterebbero ancora più preoccupanti, soprattutto se messi in relazione all'insorgenza sempre maggiore nei bambini, che sottopongono i loro occhi a sollecitazioni continue. L’uso, sempre più crescente, di dispositivi cellulari e videogiochi nelle nuove generazioni, sono sicuramente intervenuti sul peggioramento della loro vista.
Gli studi hanno dimostrano una presenza di miopia già in bambini all’età di 9 anni nel 12 per cento dei casi. Il dato aumenterebbe al 18 per cento negli adolescenti fino a raggiungere la percentuale del 24 per cento negli adulti.
Miopia: i consigli degli esperti
La dottoressa Grazia Pertile, direttore dell'Unità Operativa di Oculistica dell'Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negar (Verona), ha sottolineato l’importanza di distinguere la miopia ereditaria da quella acquisita. Per quanto riguarda quella acquisita, risulta di estrema importanza, per i bambini affetti da questo tipo di patologia a livello iniziale, farli giocare o passeggiare all’aria aperta per almeno un’ora al giorno. In queste circostanze, infatti, i loro occhi, sono costretti a utilizzare il campo visivo di tipo periferico, che è soggetto ad una sollecitazione, quotidiana molto inferiore.
Risulta, inoltre, importante l’utilizzo del computer, dei tablet e anche dei libri, ad una distanza dal loro campo visivo, maggiore di trenta centimetri. Buona norma è anche quella di evitare che i bambini guardino gli schermi del computer, del tablet e della TV, completamente al buio o con una illuminazione non idonea. Anche l'alimentazione può intervenire sulla miopia attraverso l'ausilio di una dieta alimentare che prediliga alimenti in grado di proteggere gli occhi e ricchi di vitamina A, come la verdura e la frutta e, in generale, tutti quegli alimenti ricchi di acidi grassi e omega 3.
Il disturbo della miopia è un particolare difetto della vista caratterizzato da una difficoltà della messa a fuoco da lontano.
Se ne distinguono tre diversi gradi di gravità: fino a tre diottrie è definita lieve, fino a sei diottrie è di media entità, oltre le sei diottrie il disturbo è definito grave. Solitamente la miopia si manifesta in bambini in età scolare, con una fase di peggioramento nell’adolescenza che va lentamente a stabilizzarsi verso i venticinque anni. Il disturbo della miopia viene corretto attraverso l'ausilio di occhiali o lenti a contatto che vanno opportunamente prescritte dopo la visita specialistica dell' oculista.