Una dieta sana ricca di frutta, verdura, cereali integrali, pesce e come principale fonte di grassi l'olio d'oliva è stata confrontata con il regime dietetico occidentale, spesso a base di prodotti trasformati con grassi saturi e zuccheri aggiunti, per analizzare gli effetti sul microbioma del seno. La ricerca pubblicata sulla rivista Scientific Reports è stata condotta dalla Wake Forest University del North Carolina, in modelli animali di scimmie macaco femmine considerati dai ricercatori più facili da controllare nell'assunzione del cibo e per analizzare l'evoluzione di malattie del seno, specialmente le neoplasie.

Il microbiota specifico nel seno

Diverse popolazioni di batteri e altri microrganismi costituiscono il microbioma dell'intestino e di altri organi o tessuti nel corpo umano e negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha studiato la varietà e la quantità di batteri presenti nel tessuto mammario e i possibili cambiamenti in presenza di neoplasie.

Lo studio della West Forest University, durato 31 mesi ha sottoposto 40 femmine di macaco ad un regime alimentare mediterraneo o occidentale e successivamente ha analizzato campioni di tessuto del seno per osservare la variabilità e la quantità di batteri in particolare i lattobacilli del microbiota. I risultati finali hanno dimostrato che le scimmie alimentate con la dieta mediterranea principalmente a base vegetale e con la caratteristica di essere sana ed equlibrata, rispetto alla dieta di tipo occidentale ha aumentato di 10 volte la popolazione di batteri probiotici Lactobacillus, capaci di favorire la salute dell'intero organismo.

Nel tessuto mammario affetto da neoplasia il livello di lattobacilli era nettamente inferiore mentre aumentava la quantità di batteri Bacillus, Enterobacteriacea come Escherichia coli e Staphylococcus epidermidis, tanto da considerare la presenza più o meno elevata dei Lactobacillus indicatori indiretti dello stato di salute del seno.

I ricercatori sostengono che l'azione della dieta mediterranea sul microbioma del seno non è dovuta ad un singolo nutriente ma alla combinazione di diversi alimenti che operano in sinergia, dimostrando un'associazione tra la dieta e le malattie.

Ulteriori ricerche sui singoli nutrienti

In futuro il gruppo di ricerca della West Forest University, analizzerà gli effetti degli integratori probiotici a base di lattobacilli e di omega 3 sulla popolazione probiotica del microbiota del seno in condizioni di salute e la capacità di variare in positivo gi esiti della terapia in presenza di neoplasie.