Nella nostra società occidentale, nonostante il progresso della Scienza medica, siamo affetti da diverse malattie e patologie per alcune delle quali non vi sono cure. D'altra parte altre potrebbero essere prevenute. Ad esempio, ogni volta che respiriamo produciamo radicali liberi. Queste molecole, se presenti in eccesso nel nostro organismo, possono essere pericolose. Infatti, secondo molti scienziati sono alla base di diverse malattie.

Radicali liberi, cosa sono

I radicali liberi, detto molto semplicemente, sono molecole formate da un atomo di ossigeno e uno di idrogeno.

La loro formula chimica è quindi OH. Essi hanno un ruolo di riequilibro della funzione antiossidante svolta da altre molecole presenti nel nostro organismo. Ma, quando l'equilibrio fisiologico tra difesa antiossidante del nostro corpo e radicali liberi viene alterato a favore di questi ultimi si genera il cosiddetto stress ossidativo. Questo danneggia il corpo, in quanto i radicali liberi sono molecole altamente instabili. E per poter essere stabilizzate hanno bisogno di sottrarre una molecola di idrogeno dagli organi interni del corpo o dalle ossa. Non per niente, nelle donne sono causa di osteoporosi. Ma non solo. Fattori di rischio per la nostra Salute che possono portare ad un aumento considerevole di queste molecole sono il fumo, l'alcol e lo stress.

Radicali liberi e invecchiamento

Come si accennava sopra, ognuno di noi produce quotidianamente una certa quantità di radicali liberi. Queste molecole sono il risultato di continui processi di ossidazione che avvengono all'interno delle cellule del nostro corpo. Il primo di questi processi di ossidazione, e anche il più semplice e naturale, è la respirazione.

In pratica, se volessimo annullare completamente la produzione di radicali liberi nel corpo dovremmo smettere di respirare. Da questo si capisce come la produzione di questi composti da parte del nostro organismo sia inevitabile.

Un'altra conseguenza inevitabile della eccessiva produzione di queste molecole è l'invecchiamento cellulare.

E dato che il nostro corpo è composto da oltre 100 miliardi di cellule, ne deriva che una eccessiva produzione di radicali liberi accelera l'invecchiamento generale del nostro organismo. Non solo, ma come hanno messo in evidenza diversi studi scientifici susseguitisi nel corso di questi anni, la produzione eccessiva di radicali liberi è stata correlata ad una maggiore insorgenza e frequenza di malattie come l'Alzheimer e altre patologie cosiddette neuro-degenerative. Non solo, ma da oltre trent'anni la Scienza è consapevole che il cosiddetto stress ossidativo e una componente molto importante nell'insorgenza di malattie cardiovascolari, diabete e aterosclerosi.

Paradossalmente, coloro che sono maggiormente soggetti a stress ossidativo e, quindi, ad un invecchiamento più veloce del loro organismo sono quei soggetti che praticano sport a livello agonistico o quasi.

E la ragione è semplice. Per poter raggiungere delle prestazioni eccellenti questi soggetti devono allenarsi per diverse ore al giorno tutti i giorni. Di conseguenza, la loro massa muscolare necessita di una maggiore quantità di ossigeno. E quindi producono una maggiore quantità di radicali liberi.

Radicali liberi e bacca di mangostano

Non per niente gli sportivi professionisti devono associare al loro programma di allenamento quotidiano anche un corretto regime alimentare. Ma se questo è importante per gli sportivi professionisti lo è certamente anche per le persone normali. Molti conoscono le proprietà anti ossidanti dei carotenoidi, della frutta rossa e blu come ad esempio ribes e more. Ultimamente, comunque, sempre più nutrizionisti mettono in evidenza le grandi proprietà anti-ossidanti della bacca di mangostano.

Il mangostano è una pianta originaria delle Isole Molucche che si trovano a sud dell'Indonesia. Da migliaia di anni viene assunto regolarmente dalle popolazioni asiatiche di questi zone. Il mangostano ha delle notevoli proprietà anti-infiammatorie e antiallergiche. E' stato confermato da diversi studi, infatti, che il suo estratto è in grado di inibire l'istamina.

Comunque, il mangostano ha un grande potere anti-ossidante. Infatti, contiene notevoli quantità di xantoni. Gli xantoni sono dei composti biologicamente attivi legati alla famiglia dei polifenoli (questi stessi potenti anti-ossidanti). I biologi e i chimici hanno identificato circa 200 xantoni differenti. Di questi il frutto del mangostano ne contiene 43.

Questo dovrebbe bastare a spiegare l'elevato potere anti-ossidante del suo estratto.Anche se, ovviamente, gli xantoni sono contenuti anche in altre specialità vegetali, come ad esempio la Genziana e l'Iperico. Ma non con la stessa concentrazione presente nel mangostano. Sembra anche che gli xantoni presenti nel mangostano e in altre piante abbiano la capacità di inibire l'ossidazione del colesterolo Ldl. Non solo ma sarebbe anche in grado di esercitare un effetto benefico sul fegato, organo deputato proprio alla metabolizzazione del colesterolo. Di conseguenza, la sua assunzione regolare migliorerebbe la salute dell'apparato cardiovascolare.

Radicali liberi e idrogeno

In anni recenti, comunque, molti scienziati hanno .approfondito le proprietà terapeutiche e anti-ossidanti dell'idrogeno.

Come sa qualunque studente di chimica, l'Idrogeno è l'elemento chimico più abbondante in tutto l'universo. Non solo è anche l'elemento chimico più piccolo presente nella Tavola Periodica. Non per niente il suo numero atomico è 1. Questa sua caratteristica ne fa un potente alleato del nostro organismo nella battaglia contro i radicali liberi. Infatti, date le ridottissime dimensioni del suo atomo, l'idrogeno è in grado di attraversare qualsiasi altro elemento, persino il piombo. Inoltre, l'idrogeno ( il cui nome, letteralmente, significa "generatore d'acqua") è un costituente fondamentale dell'acqua la cui formula chimica, come sappiamo tutti, è H2O.

Dato che a livello atmosferico l'idrogeno esiste come isotopo diatomico, con formula chimica H2, la sua assunzione regolare potrebbe contrastare lo sviluppo e la proliferazione dei radicali liberi.

Infatti, questi ultimi, avendo formula chimica OH ed essendo instabili tornerebbero a stabilizzarsi legandosi ad un atomo dell'idrogeno bimolecolare. Questo in quanto con l'aggiunta di un atomo di H il radicale libero si trasforma in acqua che il nostro organismo elimina con l'urina. Tali effetti benefici sono stati confermati da uno studio pubblicato qualche anno fa dalla prestigiosa rivista scientifica online PubMed che ha messo in evidenza come l'acqua arricchita di idrogeno può migliorare l'umore, l'ansia e le funzioni del sistema nervoso. Oltre, ovviamente, a migliorare le funzioni del metabolismo cellulare.Alcuni nutrizionisti sono arrivati a suggerire di bere, lontano dai pasti, almeno 8 bicchieri al giorno di acqua arricchita di idrogeno, meglio nota come acqua idrogenata, per contrastare efficacemente la proliferazione di radicali liberi.

Il suggerimento del consumo lontano dai pasti si spiega col fatto che, bevendo l'acqua arricchita di idrogeno durante un pasto, si annulla l'effetto benefico del gas sul nostro organismo, in quanto l'idrogeno viene assorbito dai cibi. Pertanto, per concludere, possiamo dire che il mangostano e l'idrogeno diatomico sono dei potenti alleati del nostro corpo contro i radicali liberi.