L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che sta cercando di trovare i mezzi per controllare l'epidemia di coronavirus, si trova a fronteggiare un problema aggiuntivo: l'"infodemia", ovvero la diffusione straordinaria ed eccessiva di informazioni, alcune non sempre corrette e accurate, che ha reso difficile per le persone trovare fonti attendibili e una guida affidabile quando ne hanno bisogno.

Per quanto marginale, un esempio di eccesso di informazione non controllata ha riguardato in Italia il resoconto in merito al fatto che l'ospedale Spallanzani di Roma abbia isolato il virus "per la prima volta" o "per primo in Europa".

Al netto del contenuto specifico, un'informazione non appropriata diffonde diffidenza tra il pubblico e contribuisce ad alimentare false credenze. Solo i cittadini che hanno maturato un rapporto sano nei confronti dell'informazione sono in concreto Liberi Di Scegliere le fonti che reputano attendibili.

Contrastare le fake news sul coronavirus

L'OMS sta facendo tutto il possibile per evitare che le false notizie sul Coronavirus - nCoV 2019 possano andare fuori controllo.

I team dedicati alla comunicazione sul rischio tecnico e ai social media hanno il compito di rintracciare le voci e di intervenire nel caso di informazioni errate o fuorvianti. Nel Situation Report dell'Organizzazione si legge che "L'OMS sta mettendo a disposizione informazioni e consigli sulla Salute pubblica sul 2019-nCoV, sui suoi canali di social media (tra cui Weibo, Twitter, Facebook, Instagram, LinkedIn, Pinterest) e sul sito web".

Anche i gestori dei principali social network stanno intervenendo per arginare l'ondata di fake news. Facebook sta impiegando dei fact-checker, che esamineranno i contenuti e smentiranno le false affermazioni sull'epidemia di coronavirus. Inoltre, elimineranno prontamente le false affermazioni o le teorie di cospirazione sulla base delle segnalazioni effettuate dalle principali organizzazioni sanitarie globali.

Allo stesso modo, Twitter ha pubblicato un post, evidenziando i suoi sforzi per limitare la diffusione di informazioni errate. Sul sito di microblogging sono circolati oltre 15 milioni di Tweet sul coronavirus nelle ultime quattro settimane. Quando gli utenti di Twitter cercano il coronavirus, appare un grande titolo con il titolo "Conosci i fatti". I responsabili della piattaforma aggiungono: "Non permettiamo la manipolazione della piattaforma e incoraggiamo le persone a pensare prima di condividere o di impegnarsi in tentativi deliberati di minare la conversazione pubblica."

Il ruolo degli influencer nella corretta informazione sul coronavirus

Oltre all'OMS, diversi medici e scienziati si sono impegnati a combattere la disinformazione.

Tra di loro c'è il dottor Mikhail Varshavski, conosciuto online come Dr Mike, un medico famoso russo-americano e YouTuber. In un'intervista alla BBC l'esperto ha dichiarato: "C'è così tanta disinformazione là fuori. Prendono statistiche non convalidate dagli scienziati e le mettono online. Causa ansia nel pubblico e crea panico", ha detto alla BBC. "Il motivo per cui è così pericoloso è che può portare le persone a prendere decisioni sbagliate per se stesse e per le loro famiglie".

Tra le iniziative meritorie in lingua italiana si può segnalare il canale youtube Liberi Oltre Le Illusioni sul quale il prof. Michele Boldrin ha coinvolto la virologa di fama internazionale Ilaria Capua per fornire un'informazione corretta sulla situazione.

Il sito propone anche degli aggiornamenti "sul campo", postando video realizzati con persone che al momento si trovano vicine all'epicentro dell'epidemia e possono agevolmente confutare le più diffuse ipotesi di complotto e teorie cospiratorie su quello che le autorità cinesi non starebbero dichiarando ufficialmente.

La fiducia nella scienza è necessaria per affrontare il coronavirus

Una corretta informazione è indispensabile per evitare la diffusione di panico ingiustificato, ma anche per fare in modo che false credenze, rimedi infondati e comportamenti a rischio arrechino alla popolazione danni aggiuntivi rispetto a quelli prodotti dalla diffusione del virus.

In quest'ottica è fondamentale ricostruire un rapporto di fiducia da parte del pubblico nei confronti della Scienza e dei ricercatori.

Un rapporto che rischia di venire compromesso dalla sfiducia e dai dubbi causati da una quantità eccessiva di informazioni e dal fatto che molto spesso le informazioni serie ed attendibili siano diffuse insieme ad altre prive di fondamento o del tutto false.

Per ovviare a questo problema il One Health Center dell'Università della Florida, organismo diretto dalla scienziata italiana Ilaria Capua, ha realizzato un video intitolato #BeautifulScience con la collaborazione di Andrea Bocelli e Giorgia che hanno messo gratuitamente a disposizione la colonna sonora.

L'intento è di favorire l'avvicinamento e la fiducia del pubblico nei confronti della scienza. Il video è stato lanciato insieme a un contest che punta al raggiungimento di un milione di visualizzazioni in un anno.