Novità per quanto riguarda i vaccini contro il Coronavirus: l'Agenzia italiana del Farmaco ha infatti approvato il vaccino realizzato dalla società britannico-svedese AstraZeneca con la collaborazione dell'università di Oxford. La notizia giunge dopo che nella giornata di venerdì 29 gennaio era stato approvato dalla Commissione Europea.

Vaccino AstraZeneca: l'approvazione dell'Aifa

L'Aifa (Agenzia italiana del Farmaco) ha autorizzato l'utilizzo del vaccino AstraZeneca sul territorio italiano. La notizia arriva in una settimana di grossi disagi con la programmazione dei piani vaccinali, che ha ricevuto diverse critiche.

Così come suggerito dall'Ema (Agenzia europea per i medicinali), sarà possibile utilizzare il vaccino AstraZeneca in soggetti con più di 18 anni.

L'Aifa ha dato però un ulteriore suggerimento d'impiego: sarebbe preferibile infatti iniettare il vaccino a chi ha un'età inferiore a 55 anni, in quanto non ci sarebbero ad oggi dati certi di efficacia per i soggetti con un'età superiore.

“L’arrivo di un terzo vaccino rappresenta un importante contributo alla campagna vaccinale in corso e ha fornito indicazioni per ottimizzare l’utilizzo dei vaccini esistenti sfruttandone al meglio le diverse caratteristiche”, ha commentato il direttore generale di Aifa Nicola Magrini.

Si tratta di un'importante nuova arma per contrastare la pandemia, che si aggiunge ai già utilizzati vaccini di Pfizer-BioNTech e di Moderna, con i quali è iniziata la campagna vaccinale.

Vaccino AstraZeneca autorizzato dall'Ema

Venerdì 29 gennaio, il vaccino di AstraZeneca aveva ricevuto l'ok da parte dell'Ema, ovvero l'agenzia europea che si occupa dei farmaci. Poco dopo era stato approvato il suo utilizzo dalla Commissione europea.

L'Ema ha infatti autorizzato l'utilizzo di questo vaccino in soggetti con un'età superiore a 18 anni.

Vista la scarsità di dati disponibili sui soggetti con un'età oltre i 55 anni, l'agenzia europea ha deciso di lasciare in mano ai singoli stati la scelta della distribuzione alla popolazione in base alle fasce d'età.

L'Aifa ne ha quindi autorizzato l'utilizzo al di sopra dei 18 anni, consigliandone però l'impiego preferenziale in soggetti tra i 18 e i 55 anni, per i quali ci sono dati ed evidenze solide.

Cosa si sa sul vaccino AstraZeneca

Il vaccino realizzato da AstraZeneca è diverso da quelli sviluppati da Pfizer-BioNTech e Moderna che si basano sulla produzione di mRNA (RNA messaggero).

Di fatto si tratta di un vaccino più convenzionale, contenente un altro virus della famiglia degli adenovirus, modificato appositamente per contenere il gene responsabile della proteina Spike del Sars-Cov-19. Il tutto non si può replicare ed è assolutamente innocuo per gli essere umani. L'iniezione del vaccino fa si che il sistema immunitario umano si attivi per attaccare la proteina, riconoscendo e affrontando le eventuali successive infezioni da coronavirus.

L'Ema ha valutato l'efficacia del vaccino del 59,5% nella riduzione delle infezioni da Covid-19. Un numero molto inferiore rispetto ai risultati degli altri due vaccini autorizzati, ma ritenuto comunque sufficiente per contrastare la pandemia.