Cavani all’ultimo respiro, il Napoli vince 2 a 1 sul campo dell’Aik Solna e con una giornata di anticipo è nei sedicesimi di finale di Europa League. A far compagnia ai partenopei ci sarà l’Inter, ieri sconfitta per 3 a 0 dal Rubin Kazan e la Lazio che non è andata oltre uno scialbo 0 a 0 casalingo contro il Tottenham. L’Udinese viene sbattuta fuori dall’Anzhi di Samuel Eto’o e dunque niente poker di italiane nella coppa meno prestigiosa. C’è da accontentarsi di questi tempi anche perché questa competizione che in passato ci ha riservato molte gioie non è stata così generosa nell’ultimo decennio.

Napoli, Juventus e Parma due volte e Inter addirittura tre. Non stiamo dando numeri a caso ma sono le vincitrici italiane della Coppa Uefa dal 1989 al 1999. Otto trofei in 11 anni e una superiorità schiacciante del nostro calcio nella competizione, dal 2009 ribattezzata Europa League, che accoglie le squadre che occupano le prime posizioni di rincalzo (in Italia, oggi, dalla quarta alla sesta) più la vincitrice della coppa nazionale.

Era evidente che una squadra che si piazzava dietro le pretendenti allo scudetto nel nostro campionato, fosse sempre tra le favorite della Coppa Uefa e non di rado, in quegli anni, si è assistito a finali tricolori: Juventus-Fiorentina, Inter-Roma, Parma-Juventus, Inter-Lazio.

Dall’arrivo del terzo millennio l’Italia è sparita dall’albo d’oro. La crisi del nostro calcio è risaputa e alcune squadre di Paesi emergenti hanno iniziato a comprendere l’importanza di una coppa, che avrà pur cambiato nome, ma rimane una vetrina, assegna punti Uefa e regala qualche milione di euro.

Ecco dunque affacciarsi per la prima volta al successo team turchi, portoghesi, russi e ucraini e invece le italiane fanno fatica a raggiungere gli ottavi o trascurano del tutto la manifestazione schierando sistematicamente le riserve o i giovani per rispettare il fatidico turnover.

Da anni ormai si dibatte se questa condotta alla fine “paga” e la risposta sembra essere negativa, non fosse altro perché intanto l’Italia anche grazie ai deludenti risultati in Europa League ha perso un posto in Champions (la terza squadra deve passare dai preliminari) e i nostri campi sono diventati terra di conquista per chiunque.

Per tornare all’attualità, manca ancora un turno per mandare in archivio i gironi, certamente le italiane potranno fare tranquillamente turnover perché non c’è nulla in gioco.  Inter, Lazio e Napoli sono già ai sedicesimi, nella loro bacheca, un po’ impolverate, ci sono 4 Coppe Uefa che reclamano compagnia. Parola d’ordine, sfatare il tabù Europa League.