Davidecontro Golia, la coda contro la testa, in poche parole il Pescara contro l'Inter. La squadra di Bergodi si appresta a tornarea San Siro dopo la dèbacle subitacontro il Milan qualche mese fa. Ma questa volta lo stato d'animo ècompletamente differente.



Ibiancazzurri sono reduci da una vittoriaimpensabile ottenuta in casa della più quotata Fiorentina. I viola stannoscalando la classifica e la loro condizione psico-fisica era tra le migliori inSerie A ma, nonostante questo, la squadra di Montella è riuscita a soccomberedavanti ai colpi dei pescaresi senza avere il benché minimo diritto di replica.E la Viola potrebbe non essere l'ultima vittima di questo Pescara.





IlCt Cristiano Bergodi è riuscito aridare linfa vitale alla squadra, a rivitalizzare giocatori finiti neldimenticatoio e a riordinare le idee ad una rosa sul ciglio del baratro e cheora vive sonni apparentemente tranquilli. Il mercato di gennaio ha portatofinora l'argentino Bianchi Arce (forte, ma ancora da valutare nel nostrocampionato) e il centrocampista Gaetano D'Agostino, un innesto fondamentale peruna squadra come il Pescara bisognosa di compattarsi in mezzo al campo. Lavittoria contro la Fiorentina deve servire da miccia per far partire unarincorsa alla salvezza che deve terminare nel migliore dei modi. I biancazzurrinon possono distrarsi, nemmeno contro l'Inter e, pertanto, tenterannol'impresa.

La squadra di Bergodi può ripercorrere le orme del Novara diMondonico, compagine che violò il Meazza con una rete di Caracciolo. Gliinterpreti sono ovviamente differenti, ma il risultato, perché no, può ancheessere lo stesso.



Nonsarà facile, i bookmakers si sonoespressi e nessuno fra gli addetti ai lavori se la sente di favorire il Pescarain questo scontro tra squadre completamente diverse. Gli abruzzesi, però, hannoil dovere di crederci anche per come si presenterà l'Inter: Javier Zanetti e compagni sono reduci da un capitombolo aUdine che ha lasciato strascichi e, come se non bastasse, anche il mercato staminando la stabilità nerazzurra. E' vero che l'Inter è pur sempre l'Inter, maBergodi può sognare l'ennesimo colpo grosso per evitare che gli acuti di questesettimane non siano soltanto un banale rigormortis, ma che siano qualcosa di duraturo e costruttivo che possa portareil Pescara dritto verso il tanto ambito obiettivo.