L'Italia azzurra dello sci ci regala un'altra medaglia, uno splendido bronzo di Manfred Moelgg autore di una gara emozionante e spettacolare, sul podio con Ted Ligety (al terzo oro a questi mondiali) e con Marcel Hirscher, fuoriclasse autriaco acclamato dalla folla.
Per la prima manche un tracciato a maglie strette, tortuoso, con un manto ghiacciato e difficile; alle solite in questa stagione, Ted Ligety fa la differenza infliggendo un distacco abissale a tutti gli altri. Svindal, primo a partire, secondo a 1,30'' e Hirscher a 1,31''.
Per gli azzurri buon quarto posto di Manfred Moelgg, sesto Simoncelli, più indietro Blardone e Roberto Nani.
Seconda manche tracciata dall'allenatore degli azzurri, più aritmica della prima pur se altrettanto chiusa, muro finale sulla parte di pista con pendenza massima, cielo velato e luce piatta.
Se per l'oro i giochi sembrano fatti, a meno di errori clamorosi, per il podio almeno dieci atleti possono essere competitivi, tutti in circa un secondo.
Fra i primi a scendere poco da segnalare, le emozioni cominciano con la discesa di Neureuther, autore di una manche entusiamante, in crescendo, con un tratto finale perfetto. Buone anche le discese di Max Blardone, meno brusco che nella prima ma mai a proprio agio su questa pista, di Pinturault, che farà un errore nella parte centrale del tracciato e chiuderà quinto, ed anche di Davide Simoncelli, in difficoltà nelle maglie strette ma sempre competitivo nelle parti più filanti.
Manfred Moelgg, dopo un errore grave nella parte iniziale che lo ha visto inclinarsi molto pericolosamente, ritrova fiducia e cuore nella seconda parte della pista e compie un capolavoro d'orgoglio, riuscendo a conquistare il podio, davanti a Svindal che chiuderà quarto.
Ted Ligety, campione uscente, in forma strepitosa, vince una meritatissima medaglia d'oro davanti a Marcel Hirscher, fuoriclasse austriaco che, nonostante le pressioni della folla, non delude i propri tifosi e riesce a conquistare una splendida medaglia d'argento.