Il direttoregenerale della Banca d'Italia, Fabio Panetta, commenta i dati della profondacrisi economica che attanaglia il nostro paese ormai da un quinquennio. "Negliultimi cinque anni l'Italia ha dovuto far fronte ad una grave crisi finanziariae a due gravi recessioni economiche, ciò ha determinato un calo del PIL di 7punti percentuali nell'arco del quinquennio e la perdita di 600 mila posti dilavoro".

Questo in sintesi il pensiero espresso da Panetta durante il suointervento presso il Seminario dell'Associazione per lo sviluppo degli studi diBanca e Borsa che si è svolto a Perugia.

Il direttore generale di Bankitalia tuttaviavede la luce in fondo al tunnel, affermando che nonostante le debolezzestrutturali del nostro sistema economico e le due crisi congiunturali, il circuitobancario ha ben resistito alla crisi.

Le modalitàcon le quali il sistema bancario ha reagito alla crisi del resto sono ben note,essendo di qualche settimana fa la divulgazione da parte della Agenzia BancariaItaliana (ABI) di stime previsionali in base alle quali nel settore bancario da quial 2017 si assisterà ad un ridimensionamento degli organici per circa 20 milaunità lavorative, riduzione che si aggiunge a quella già operata fra il 2008 eil 2011 che fu di circa alle 23 mila unità. In massima parte si è trattato e sitratterà di pensionamenti e prepensionamenti e in taluni casi di accettazioneda parte dei dirigenti di operare con mansioni di livello inferiore.

Panetta, dopo aver tessuto l'elogio nei confronti delsistema bancario, non scorda di addossare alla politica le responsabilità perle incertezze che ancora perdurano in ordine alla possibilità di una uscitadalla crisi nel più breve tempo possibile. La annunciata ripresa economicaprevista a fine 2013 potrebbe in altre parole non aversi qualora il quadropolitico continuasse a rimanere incerto, come sta avvenendo in questo precisomomento.