Musi lunghi a Trigoria. Pasqua dura, Pasqua di passione e riflessione incasa Roma, dopo la sconcertante prova offerta a Palermo. Mai i rosanerofanalino di coda si sarebbero aspettati una Roma in versione Onlus, indolente ea larghi tratti rassegnata a lasciare i tre punti agli uomini guidati in pancada un tarantolato Sannino.

Una tifoseria esasperata. I tifosi rumoreggiano e fannosentire le loro voci di protesta, chiamando ogni giorno i numerosi referentidelle radio locali. Nelle ultime due stagioni ne hanno viste davvero di tutti icolori: prima con Luis Enrique, ovvero mister Utopia, poi col ritorno del boemoZeman, che ha prodotto molti abbonamenti e pochi risultati.

Quando finalmentesperavano di avere trovato in Aurelio Andreazzoli, nel mondo del calcio da sempre,l'uomo giusto per dare alla squadra un'impostazione razionale, con una fasedifensiva decente e la giusta valorizzazione di taluni elementi a voltecolpevolmente trascurati (pensiamo a Marquinho), ecco arrivare il tracollo diPalermo, che nei fatti avrebbe potuto essere anche più pesante del 2-0 maturatosul terreno di gioco, in un clima a tratti surreale, con la costante diincomprensibili amnesie difensive che ancora una volta hanno fatto fare unabrutta figura anche ad un portiere esperto come l'olandese Stekelemburg.

Verso il derby. A questo punto ai giallorossi non resta checoncentrarsi sull'imminente derby.

Un'occasione da non perdere per tornare adavere credito anche agli occhi della società, dato che a questo punto alcunielementi rischiano anche di essere scaricati (es. Piris). Nel corso di questastagione la Laziomade in Petkovic ha esibito un gioco intelligente, col quale è riuscito asopperire perfino all'assenza forzata della punta di diamante Klose, dunqueservirà la migliore Roma possibile per la stracittadina fissata per lunedì.

Perrinforzare la squadra, mister Andreazzoli, che si è detto fiducioso, punta fortesui recuperi di Marcos e Destro. Basterà inserire forze fresche perrivitalizzare una Roma malata? Di certo non ci si può sempre nascondere dietro i record di Francesco Totti. Senza costanza di rendimento non si va in Europa.