Firenze, stadio Franchi. È il 40' del primo tempo del match tra Fiorentina e Milan quando l'arbitro Tagliavento sanziona con un cartellino rosso un intervento del difensore Tomovic parso a tutti non meritevole dell'allontanamento dal campo. I tifosi della Fiorentina non ci stanno e cominciano a partire cori contro l'arbitro e contro l'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, seduto nella tribuna autorità dello stadio. Oltre ai fischi e agli insulti, iniziano i lanci di alcuni oggetti contro il dirigente del Milan.

All'inizio del secondo tempo, un tifoso viola entra nella tribuna autorità e cerca di avvicinarsi con veemenza a Galliani, insultandolo.

Il tifoso viene bloccato dal sindaco di Firenze Matteo Renzi, anche lui in tribuna per vedere la partita, che cerca di calmarlo. Intanto però continua il lancio di oggetti nei confronti dell'ad del Milan: una monetina ferisce ad un occhio un addetto alla sicurezza del Milan, seduto vicino a Galliani. A questo punto il dirigente è costretto a lasciare la tribuna autorità e a seguire il resto del match - che, per la cronaca finirà 2 a 2 - su una tv installata all'interno degli spogliatoi del Franchi.

Episodi, quelli successi nella tribuna autorità dello stadio di Firenze, sicuramente gravi e molto lontani da quella che dovrebbe essere una partita di calcio. Dopo il match Gianfranco Teotino, responsabile della comunicazione della Fiorentina, si è subito scusato con Galliani per l'aggressione subita, non mancando però di evidenziare qualche responsabilità nell'accaduto da parte del dirigente milanista.

"Chiedo scusa - ha detto Teotino - a nome della Fiorentina se qualcuno ha mancato di rispetto al Milan e a Galliani, dirigente che gode della nostra massima stima. Valuteremo le immagini degli incidenti in tribuna e identificheremo il tifoso che si è scagliato contro Galliani, state certi che non metterà più piede in tribuna autorità". "Galliani - ha aggiunto il responsabile della comunicazione della Fiorentina - però non ha di certo contribuito a rasserenare gli animi, arrivando perfino quasi a bisticciare con un bambino".

Queste ultime parole di Teotino hanno stizzito il Milan. Adriano Galliani, al rientro a Milano in treno con la squadra, non ha voluto commentare. "Non dico niente che è meglio".

L'ad ha solo voluto ricordare: "Si è fatta male una persona della mia scorta, colpita da una monetina a un occhio". Più tardi è arrivata la risposta del club rossonero alle parole del responsabile della comunicazione della Fiorentina: "Sulla vicenda Galliani - fanno sapere da Via Turati - le parole di Teotino non corrispondono a verità".

Intanto la questura di Firenze ha identificato alcuni dei tifosi, almeno una mezza dozzina, responsabili della contestazione e della successiva aggressione ai danni di Adriano Galliani. Per almeno due di loro, fanno sapere dalla Polizia, sarebbe già pronto il Daspo. Sarebbero entrati nella tribuna autorità scavalcando le balaustre che separano la tribuna vip dagli altri settori dello stadio. Gli inquirenti stanno continuando a visionare foto e video per identificare anche i tifosi responsabili del lancio di oggetti che ha causato il ferimento della guardia del corpo di Galliani.