Juventus - Milan 1-0: la squadra di Antonio Conte stende il Milan con un rigore al 56° realizzato da Arturo Vidal. Milan col tridente Robinho, Pazzini, El Sharaaway. Juve con un'unica punta, Mirko Vucinic.

All'inizio Milan e Juventus si studiano. Al tiro da fuori area di El Shaaraway risponde Pirlo con una delle sue insidiose punizioni. Poi al 15° esce Abbiati per Amelia, problemi al polpaccio per il portiere rossonero. Altra punizione di Pirlo a tastare i riflessi del neo entrato Amelia, che si fa trovare pronto. Milan sfortunato, si infortuna anche Ambrosini, che stringe i denti fino al 45' per poi essere sostituito a inizio secondo tempo da Muntari.

Tutti a riposo sullo 0-0 dopo due minuti di recupero.

Al 55° l'episodio chiave della partita: Amelia travolge Asamoah, è rigore. Il cileno trasforma e la Juve si porta in vantaggio. Intanto per il Milan esce Robinho, dentro Bojan. Ammonito Mexes, particolarmente nervoso. Il Milan tenta di riagguantare il risultato con un affondo senza esito di Boateng e un tiro di Muntari parato da Buffon senza troppi problemi. All'80° Padoin entra al posto di Lichtsteiner.

Il finale è caratterizzato da due tiri da lontano di Montolivo sensa troppe pretese. All'89° entra Fabio Quagliarella, che preleva la punta montenegrina. Poi Peluso per Asamoah. Ma non cambia nulla fino al triplice fischio. Juve ancora a +11 dal Napoli.

A cinque giornate dal termine la festa bianconera si fa sempre più vicina.

Nelle interviste post-partita il match-winner riconosce che la Juve non ha fatto una partita bellissima, ma, secondo il cileno, "l'importante era vincere". Conte sottolinea l'importanza di un distacco come quello maturato sul Milan: ben 18 punti. Anche perché il Milan nell'anno 2013 non era ancora stato battuto. Poi forse una frecciatina a Galliani, che in settimana aveva sostenuto Juve e Milan fossero attualmente alla pari: "Lo ripeto, la storia la scrive chi vince, gli altri possono solo leggerla".

Da sponda rossonera Amelia accusa Asamoah di esser stato particolarmente furbo nel procurarsi il rigore e di avergli confessato, poi, che quel rigore in effetti lo avesse un po' cercato.

La Fiorentina, ormai a un solo punto dal Milan, non fa paura al tecnico rossonero, che giudica comunque positiva la prestazione della sua squadra. "Abbiamo un calendario che ci permette sulla carta di fare punti e le prestazioni della squadra sono buone". Quanto al suo futuro in rossonero, Allegri glissa augurandosi di fare meno danni possibili nelle cinque giornate che restano.