La Champions League 2013 entra nella sua fase calda. Le quattro regine d'Europa (Real Madrid, Barcellona, Borussia Dortmund e Bayern Monaco) si affronteranno in una sfida incrociata Spagna-Germania che promette scintille. In palio c'è la finale di Champions League che si giocherà a Wembley. Una parata di stelle che metterà a confronto i giocatori più forti del Vecchio Continente. In semifinale sono arrivate le squadre migliori: le spagnole e le tedesche hanno eclissato le italiane e le inglesi.
Si comincia stasera con Bayern Monaco - Barcellona, una finale anticipata.
È una sfida da brividi che sfugge ad ogni pronostico. La formazione bavarese è in una condizione di forma straripante: ha vinto con ampio anticipo il proprio campionato, dove continua ad inanellare vittorie su vittorie con una media gol da far paura. Dall'altra parte i campioni blaugrana, che compongono l'ossatura della Spagna che negli ultimi anni ha vinto un Mondiale e due Europei. E poi c'è l'asso nella manica, Messi, il giocatore più forte al mondo, una leggenda vivente.
Il Bayern Monaco è una squadra estremamente solida in difesa e con diverse soluzioni in attacco. Robben e Ribery hanno il compito di dare fantasia, estro ed imprevedibilità all'attacco. Il centrocampo è retto dal mastino Schweinsteiger, mentre il gioco sulle fasce è orchestrato dalle incursioni di Lahm e Alaba.
Alla solidità bavarese risponde la fantasia ed il tiki-taka spagnolo.
Il gioco del Barcellona ormai ha fatto scuola: una fittissima ragnatela di passaggi a centrocampo finalizzata a sfruttare le improvvise verticalizzazioni dettate dagli inserimenti di Messi, Iniesta e Pedro. Il centrocampo è affidata alla sapiente regia di Xavi, centrocampista dai piedi eleganti. La difesa è guidata da Piquè, uno dei migliori interpreti del ruolo, mentre sulle fasce imperversa Dani Alves, uno dei terzini più forti in circolazione. Ironia della sorte il futuro allenatore del Bayern sarà Pep Guardiola, per anni allenatore ed artefice di quella macchina perfetta e straordinaria chiamata Barcellona.
L'altra semifinale Borussia Dortmund-Real Madrid è un remake della fase a gironi.
Le due squadre infatti già si sono incontrate, con un bilancio favorevole ai tedeschi: una vittoria ed un pareggio. Si affrontano la spregiudicatezza dei giovani sfrontati del Borussia contro la classe e la tradizione degli spagnoli. I gialloneri hanno un gioco veloce, spettacolare ma essenziale al tempo stesso.
La forza degli uomini di Klopp è la capacità di arrivare nell'area avversaria con improvvise ripartenze ed un gioco basato sulle triangolazioni e sugli scambi velocissimi dei loro giocolieri. La difesa si poggia sulle due colonne Hummels-Subotic, mentre Gotze e Reus sono i giovani terribili che hanno il compito di innescare il bomber Lewandowski. Dall'altra parte il Real Madrid, che esalta le individualità dei proprio campioni.
Cristiano Ronaldo su tutti: il portoghese è il pericolo numero uno per il Borussia. Il centrocampo si regge sulla forza di Kehdira e la sapienza tattica di Alonso. Il gioco d'attacco è affidato alle invenzioni di Di Maria e Ozil. Mourinho sogna di alzare la sua terza coppa dalle grandi orecchie dopo le vittorie con il Porto e l'Inter.