Roberta Vinci, n. 15 del mondo e testa di serie n. 2 al torneo WTA Premier di Brussels, viene sconfitta da Jamie Hampton, tennista che attualmente occupa la posizione n. 90 della classifica WTA, ai quarti di finale.

La vittoria della giocatrice americana, classe 1990, sorprende considerando il divario tecnico tra le due atlete e la maggiore esperienza della tarantina. Va ricordato, però, che proprio a Brussels Hampton ha ottenuto i primi risultati in carriera. Il match si è concluso, dopo 2 ore e 25 minuti, in favore della statunitense anche perché Vinci non ha espresso il suo miglior Tennis, perdendo per troppe volte il servizio e commettendo ben 33 errori gratuiti.

Il primo set, che vede l'italiana condurre per 3 giochi a 1, si complica per Vinci che permette all'avversaria di rientrare in partita e di portarsi sul 3-3. La reazione della tarantina giunge sul punteggio di 6-5, quando strappando il servizio alla Hampton si aggiudica il primo parziale per 7 game a 5.

Il secondo set mostra Vinci poco efficace in battuta. Infatti sul 3-3 perde il servizio, nonostante le tre ghiotte chance di portarsi sul 4 a 3. Hampton, invece, tiene la battuta, conducendo per 5 giochi a 3. Al nono game, con l'italiana che serve per restare nel set, non si lascia sfuggire l'occasione di chiudere il parziale in suo favore.

Decisivo quindi il terzo set dove Roberta, in vantaggio per 4 game a 2, si lascia sfuggire l'occasione per il doppio break.

Hampton accorcia le distanze e nell'ottavo gioco strappa il servizio all'avversaria, portandosi sul 4 pari. Vinci reagisce togliendo a sua volta la battuta all'americana, ma in vantaggio sul 5 a 4 non chiude l'incontro in suo favore. Hampton, a differenza dell'italiana, tiene il servizio e si porta in vantaggio conducendo il parziale per 6 giochi a 5.

Conclude poi la partita al dodicesimo game, strappando per l'ennesima volta il servizio a Roberta.

L'impressione è che la vittoria della Hampton si debba più agli errori della tennista italiana che non al suo gioco. Non resta che augurarsi di vedere al Roland Garros la vera Roberta Vinci, quella giocatrice capace di battere anche le tenniste più forti del circuito.