Con un lapsus che aveva regalatomomenti di ilarità durante la sua prima conferenza stampa da allenatore dell'Inter, WalterMazzarri era riuscito ad uscire dall'imbarazzo di una domandaritenuta fastidiosa. "Perché ha lasciato Napoli?" La risposta cheha strappato le risate dei giornalisti presenti era stata: "Tutti imatrimoni hanno un inizio e una fine".

Tralasciando la scarsacondivisibilità dell'affermazione, soprattutto alla luce dei dati che indicanocome siano in forte calo i divorzi in Italia per via della crisieconomica, il tecnico livornese ha senz'altro sintetizzato perfettamente unaverità storica della sua esperienza partenopea.

Il suo lavoro al Napoli era daritenersi concluso, la voglia di trovare nuovi stimoli altrove e ildesiderio di cimentarsi con una nuova piazza ha avuto la meglio.

Questo almeno è quello che il nuovo allenatore nerazzurro haraccontato ai cronisti: ma quali sono le reali ragioni dell'addio? L'impressione è che qualcosa nel rapporto con DeLaurentiis si fosse incrinato già diversi mesi prima. Una la motivazione scatenante, una sopra tutte le altre: la cessione di Edinson Cavani. Mazzarri avrebbedovuto ricostruire un progetto tattico senza il giocatore intorno alquale erano state costruite tutte le fortune del Napoli.

Da lì il solco che ha di fattoallontanato in maniera decisiva il tecnico dalla squadrapartenopea.

Le richieste di rassicurazioni in merito ai rinforzinecessari per andare alla caccia del miglioramento, che nell'otticadi Mazzarri significava scudetto, non hanno ricevuto le rispostedesiderate e la frattura è divenuta insanabile.