E' andata in scena alle 21, ora italiana, la prima semifinale di Confederations cup, tra Brasile ed Uruguay.
Tra le due formazioni non corre buon sangue dal lontano 1950, in cui al Maracanà gli imbattuti brasiliani persero la finale del mondiale contro l'Uruguay e la sconfitta sfocio in una tragedia collettiva, portando al suicidio di due tifosi, gettatisi nel vuoto dagli spalti e di alcuni morti d'infarto per la cocente delusione. La partita terminò 2 - 1 per gli uruguaiani e gettò nello sgomento l'intera popolazione brasiliana, già pronta a festeggiare la vittoria.
La gara comincia con un certo timore tattico tra le due formazioni. Diversi errori anche in fase d'impostazione e gli equilibri potrebbero essere rotti quando poco prima della metà del primo tempo viene assegnato un rigore all'Uruguay. Discutibilmente l'esecuzione viene affidata a Forlan e non al Matador Cavani. E Julio Cesar para, si resta sullo 0 - 0. E' invece Fred, a porta vuota, dopo un'intuizione di Neymar a siglare l'uno a zero al minuto 41. Il primo tempo termina con un immeritato vantaggio dei verdeoro.
La ripresa si apre con un Uruguay più motivato ed il pareggio arriva dopo 3 minuti, firmato dall'uomo simbolo, fin qui all'ombra, Edinson Cavani. E' uno pari. di lì a poco, la squadra azzurra acquista coraggio e aumenta un pò la spinta, la gara si fa un pò più interessante quando anche i padroni di casa decidono di accelerare. Dal minuto 65 circa la gara diviene un pò più vivace, pur senza particolari occasioni da rete. Al minuto 85, da calcio d'angolo arriva l'incornata vincente di Paulinho ed è 2 - 1.
© RIPRODUZIONE VIETATA