Qualche apparizione in Serie A e in Serie B, finti rapimenti, furti e tanto denaro sperperato in donne, alcool e bella vita. E' questa la triste storia di Savio Nsereko, centrocampista classe 1988 passato anche in Italia con le maglie di Brescia, Bologna, Fiorentina e Juve Stabia. E dire che quando la Viola lo tesserò la famiglia Della Valle aveva fra le mani un potenziale "campioncino". Ma spesso il mondo del pallone è un ambiente pericoloso e la storia di questo calciatore narra di un ragazzo caduto in un vortice rischioso.
A 16 anni il Brescia lo acquista dal Monaco 1860.
Il giocatore brucia le tappe e a 19 anni è titolare in Serie A. Savio segna 3 gol e il West Ham decide di acquistarlo: in Inghilterra va male, gioca poco e fa il suo ritorno in Italia, alla Fiorentina. I viola puntano molto sull'ugandese, vista la sua giovane età e viste le sue potenziali qualità. In Toscana, però, inizia a frequentare cattive compagnie, non paga per dieci mesi l'affitto e viene così spedito a Bologna. Due partite giocate in sei mesi e tanta tribuna.
Inizia quindi un lungo pellegrinaggio. Dalla Fiorentina torna al Monaco 1860, quindi Cheromorets Burgas e infine Juve Stabia. Il giocatore è svogliato si da ad uno stile di vita completamente diverso da quello di un calciatore e Savio scappa.
A Castellammare sono preoccupati, il procuratore del giocatore ha perso le tracce del suo assistito e tutti pensano al peggio. Savio verrà trovato in Inghilterra con sedicimila euro in meno sul conto in banca a causa di alcool e sesso.
Savio girerà il mondo: dalla Juve Stabia passa al Vaslui poi all'Unterhaching, squadra in cui si rende protagonista per un altro episodio negativo. L'ugandese simula un rapimento per estorcere denaro alla famiglia visto che si trova al verde: Savio viene incastrato e verrà allontanato dal suo club. Dopo aver polverizzato altri venticinquemila euro Savio migra al Viktoria Colonia, quarta divisione tedesca, dove avrebbe rubato un orologio ad un compagno di squadra.
Inutile dire che Savio viene licenziato ancora una volta dal club in cui milita. Ad oggi la carriera di Savio è finita. Nessuno crede più in lui e il suo talento calcistico è stato definitivamente sperperato.