Quattro mesi di forzato stop per una dolorosa borsite alla spalladestra, ma finalmente Maria Sharapovaha potuto riassaporare il sapore del campo.
L’esordio in un torneo ufficiale sarà a Brisbane il 29dicembre, ma oggi a Bogotà in Colombia la tennista russa è tornata in campo perun’esibizione.
Era dal torneo di Cincinnati, in agosto che i fan di Maria non udivano i suoi famosigemiti; il giorno di Ferragosto futragico per lei; la sconfitta con la Stephens,il riacutizzarsi del fastidio alla spalla e la fine di un rapporto mai nato conil suo allenatore da poche settimane, JimmyConnors.
Per il suo ritorno in campo, un’avversaria di tutto rispetto,l’altra bella del circuito, la serba AnaIvanovic.
Atmosfera rilassata con sorrisi da parte di entrambe primadell’inizio con il numeroso pubblico presente, in visibilio per le 2 tenniste.
La Sharapova, ora allenata da Sven Groeneveld (ex tecnico tra l’altro della Ivanovic, di Murray edi Verdasco), è sembrata all’inizio logicamente impacciata e poco a suo agionei movimenti.
Non era fluida con il servizio e non riusciva a spingere coni colpi da fondocampo; più che normale, visto il lungo periodo d’assenza daicampi di gioco.
L’Ivanovic, attualmente numero 16 del mondo, non avevaquindi problemi nell’aggiudicarsi il primo set per 6-1, ma il clima d’esibizione a questo punto aveva la meglio eMaria iniziava a riprendere il ritmo consueto restituendo il 6-1 alla serba, che dal canto suorallentava notevolmente il ritmo.
La partita si decideva quindi in un super tie-break, in cuila Sharapova riusciva a portarsi avanti per 9-5, ma nonostante i 4 match pointconsecutivi, cedeva atleticamente e si incartava anche in un doppio fallofinale, consegnando alla Ivanovic il 12-10conclusivo.
L’attesa del pubblico è stata premiata, nonostante le 3 oredi ritardo con cui l’esibizione è iniziata.
C’è stato infatti uno spiacevole contrattempo, dal momentoche il sindaco di Bogotà pretendeva dagli organizzatori una polizza d’assicurazione,per poter concedere l’uso dell’impianto.
Solo dopo una serrata trattativa c’è stato il sospirato vialibera e si è materializzato il tanto atteso ritorno.
Il tennis femminile ha assolutamente bisogno dellacompetitività della tennista russa, vincitrice fino ad oggi per una volta ditutti i 4 tornei dello Slam, dal momento che sembra essere l’unica in grado diarginare lo strapotere fisico e la personalità di Serena Williams.
E’ ancora relativamente giovane (26 anni) e se il tenniscontinuerà ad essere la sua priorità e se la spalla le darà tregua, ci sarannooccasioni di rivedere le sfide giocate (non solo sul campo, viste le ultimepolemiche verbali tra le 2) tra l’algida bionda Maria e l’impetuosa Serena.