Mossa a sorpresa di NovakDjokovic. Il numero 2 del mondo ha assunto come nuovo allenatore nientedi meno che Boris Becker. L'indimenticato "Bum Bum" affiancherà il coach storico diNole, Marian Vajda che segue iltennista serbo da otto anni.

Per Becker si tratta del primo incarico come allenatore, anche se dal giorno del suo ritiro hacontinuato a frequentare il mondo tennistico come commentatore.

E' un binomio quello che si è formato assai interessante. I due hanno personalità forti e se riusciranno adintegrarsi, per Djokovic ci potrebbe essere un ulteriore salto di qualità.

Becker aveva cambiato il mondo del tennis e rivoluzionato letecniche di gioco; a soli 17 anni nel 1985, quasi da perfetto sconosciuto,aveva trionfato prima al Queen's e poi aWimbledon regalando un'immagine nuova di potenza con il suo servizioesplosivo (da qui il soprannome), unita ad una elasticità muscolare atipica per un atleta così massiccio (all'epoca tutti impazzimmo per i suoi tuffi arete inconsueti su un campo da tennis).

Ora è un uomo di mezza età, convinto vegetariano (nonostanteil peso accumulato che non sembra confermare tale predilezione culinaria),giocatore di poker professionista e si accinge al nuovo ruolo con la consuetasicurezza "Sono contentissimo della chiamata di Djokovic.

Non vedo l'ora dicominciare. Sono sicuro che raggiungeremo ottimi risultati".

Sicuramente potrà "addestrare" il nuovo allievo al "serve and volley", nel quale era maestroindiscusso ed insieme potranno preparare l'assalto all'unico torneo dello Slamche manca ad entrambi: Parigi.

Anche Ivan Lendl, storico rivale di Becker, non riuscì mai avincere a Wimbledon, ma l'anno scorso come allenatore di Andy Murray, per "interpostapersona" riuscì a coronare il suo sogno.

Considerando le indiscrezioni sul fatto che Roger Federerstia pensando a Stefan Edberg come suo nuovo coach, è singolare come i tregrandi dell'era pre-Agassi /Sampras potrebbero trovarsi di nuovo "rivali"nelle vesti di allenatori.