La Audi sta vagliando la possibilità di un clamoroso approdo in Formula 1. Per la nota casa automobilistica tedesca, con sede a Ingolstadt, sarebbe una vera e propria "rivoluzione", dato che nella sua storia non è mai stata nel "Circus", neanche come fornitrice di motori. Se avverrà, l'ingresso in Formula 1 sarà a pieno regime, con una propria scuderia ed un propulsore prodotto da sé, proprio come ha fatto in questi ultimi anni la Mercedes che ora sta dominando in lungo e in largo su ogni pista del mondo. Proprio lo strapotere dei rivali della Mercedes potrebbe favorire il progetto Formula 1 dell'azienda dei quattro anelli. L'Audi, nata nel 1909, ha assunto questo nome a partire dall'anno successivo e dal 1964 è entrata a far parte del grande gruppo Volkswagen. Nell'ultimo periodo, l'azienda automobilistica ha dichiarato di voler diventare leader nella produzione di autovetture entro il 2020. Questo piano, però, potrebbe essere ostacolato dal ritorno d'immagine e dalla visibilità globale che la Mercedes sta ottenendo grazie agli strepitosi successi raggiunti nel mondo dello sport automobilistico.
Ecco dunque che, da casa Audi, fervono i preparativi per scendere in pista e sfidare, in un derby tutto tedesco, la super vettura della stella a tre punte che poche settimane fa ha vinto il mondiale costruttori in Formula 1. La conferma che da Ingolstadt stanno pensando ad un debutto assoluto nel "Circus", arriva dai contatti presi con Stefano Domenicali. Sì, proprio lui, l'ex direttore della gestione sportiva Ferrari, dimessosi nell'aprile del 2014 in seguito alla grave crisi di risultati in cui è sprofondata in questi ultimi anni la Rossa. Il dirigente imolese, grande esperto di Formula 1, sarebbe l'uomo giusto per Audi, chiamata al debutto in un ambiente difficile come quello delle maggiori corse automobilistiche. D'altronde, bisogna ricordare come Domenicali sia stato uno dei grandi protagonisti dello strepitoso ciclo Ferrari che, agli albori del 2000, vinse tutto con Michael Schumacher in pista e Jean Todt al muretto, dunque un professionista serio che sa anche come si vince in Formula 1: l'ideale per chi vuole perseguire la "Mission Impossible" di battere la Mercedes.