Il mondo dello sport col fiato sospeso per le sorti di Muhammad Alì, uno dei più grandi campioni nella storia del pugilato, che nelle scorse ore è stato ricoverato in ospedale. L'ex atleta, 72anni, è già affetto dal morbo di Parkinson e, stando alle informazioni che giungono dai media statunitensi, sarebbe stato portato in ospedale per una polmonite. Dalle prime notizie che giungono dall'entourage del pluricampione del mondo dei pesi massimi, si tratta di una forma lieve di polmonite e la prognosi medica sarebbe buona.

Forma lieve di polmonite, il ricovero dovrebbe durare pochi giorni

A qualche ora dal ricovero in ospedale, il portavoce di Muhammad Alì, Bob Gunnell, ha rilasciato delle dichiarazioni per rassicurare tutti gli ammiratori del grande campione che erano in ansia per le sue condizioni di salute.

Lo stato di salute della leggenda della boxe non sarebbe grave, poiché è stato colpito da una forma lieve di polmonite. Il portavoce ha riferito di una "prognosi buona", anticipando che il ricovero di Alì dovrebbe durare solo per pochi giorni. Per una questione di riserbo, su richiesta della famiglia non sono stati resi noti ulteriori dettagli e non è stato neanche detto in quale ospedale statunitense è attualmente ricoverato l'ex pugile.

Affetto da anni dal morbo di Pakinson, l'ultima apparizione di Alì durante cerimonia nella sua città

La preoccupazione per lo stato di salute di Muhammad Alì si è subito diffusa perché è ben noto che il grande campione è affetto dalla Sindrome di Parkinson.

Il vincitore di un oro olimpico a Roma 1960, da quando si è ammalato si è prodigato molto per degli impegni umanitari. L'ultima sua apparizione in pubblico è avvenuta in occasione dei "Muhammad Alì Humanitarian Awards", cerimonia che si è tenuta a Louisville, città dove è nato il 17 gennaio del 1942. Durante quest'ultima uscita in pubblico, l'ex pugile non ha parlato, ma ci ha tenuto a presenziare comunque ad un evento organizzato in suo onore e, soprattutto, per finalità umanitarie.