Il 29 dicembre dello scorso anno, fu protagonista di una caduta sugli sci che gli ha cambiato completamente la vita. Ad un anno di distanza da quell'incidente avvenuto nell'Alta Savoia, a Méribel, Michael Schumacher è uscito dal coma, ma non ha ancora recuperato completamente e lotta giorno dopo giorno per tornare ad una vita normale. Le notizie che arrivano sul suo stato di salute sono toccanti, ma allo stesso tempo confortanti. Il 7 volte campione del mondo di Formula 1, infatti, non riesce ancora a parlare e comunica con lo sguardo. E proprio i suoi occhi si riempiono di lacrime di commozione quando sente le voci dei figli e della moglie, e ode l'abbaiare dei suoi cani.
Tornato a casa a settembre, Schumacher ha problemi di memoria e non si muove
Dopo sei mesi di coma, Michael Schumacher a giugno si è risvegliato e ha potuto così cominciare una serie di terapie di riabilitazione all'ospedale di Grenoble. A settembre, la moglie Corinne ha deciso di riportarlo a casa a Gland, in Svizzera, dopo aver trasformato la loro residenza, dotandola di tutte le attrezzature e i mezzi necessari affinché l'ex pilota potesse continuare a svolgere il suo lungo e faticoso programma di recupero. Stando a quanto riportato da un amico di Schumacher, Philippe Streiff, pilota divenuto paraplegico in seguito ad un incidente in gara nel 1989, al momento il campione tedesco è ancora immobilizzato a letto, non riesce a parlare e soprattutto soffre di gravi perdite di memoria.
Il dato confortante, però, è che l'ex pilota della Mercedes riesce a riconoscere i suoi cari, trasmettendo la sua commozione piangendo ogni volta che sente le voci dei figli Gina Maria, Mick e della moglie Corinne.
Tempi di recupero molto lunghi, l'incidente potrebbe aver causato danni irreversibili
Nonostante il risveglio dal coma e la capacità di riconoscere i propri familiari siano buone notizie, la situazione di Michael Schumacher è tutt'altro che semplice.
Lo scorso novembre, il dottor Gary Hartstain, che ha lavorato per anni nel mondo della Formula 1, ha detto che l'ex pilota rischia di non poter più tornare a vivere un'esistenza normale, dopo il grave incidente sugli sci. Anche Jean-Francois Payen, responsabile del reparto di anestesia e rianimazione dell'ospedale di Grenoble, ha spento i facili entusiasmi, affermando che prima di poter avere dei riscontri attendibili sulle possibilità di recupero di Schumacher, si dovrà attendere da 1 a 3 anni. In ogni caso, la portavoce del campione tedesco, Sabine Kehm, ha annunciato che entro il 5 gennaio si avranno nuove comunicazioni ufficiali circa le condizioni di Michael Schumacher.