Era sicuramente un match alla sua portata, per Camila Giorgi, quello disputato contro Venus Williams, al terzo turno degli Australian Open di Melbourne. La tennista marchigiana classe '91 e attuale numero 33 del ranking WTA si è dimostrata davvero in forma sin dalle prime battute del match, imponendo il suo gioco fatto di potenza e di ritmo. Tutto sembrava andare per il verso giusto, ma sul più bello la partita è girata in favore della statunitense. Ma rivediamo cosa è successo.
La cronistoria del match
Partenza sprint per Camila che mette in campo il suo miglior Tennis e chiude all'angolo Venus.
Il dritto funziona alla perfezione e gli scambi sulla diagonale pagano dividendi con la Williams che non regge i palleggi prolungati e finisce col commettere errori. Il parziale sembra complicarsi quando la Giorgi spreca ben sei palle set prima di chiudere col punteggio di 6/4. Secondo set che sembra seguire le orme della precedente frazione, con la Giorgi che continua a dettare l'andatura alla partita, comandando col dritto e stringendo alle corde la sua avversaria. La svolta però arriva quando Camila serve per il match sul 5/4 in suo favore perdendo il servizio a zero e perdendo anche il set al tie break per 7 punti a 3. Un set pari, si va al terzo e decisivo parziale! Stavolta la musica cambia fin dall'inizio e la Williams inizia a leggere le traiettorie della Giorgi che tanto l'avevano fatta soffrire all'inizio dell'incontro.
Camila cerca di cambiare tattica, optando per i colpi in lungo linea per sorprendere l'avversaria, ma Venus è attenta e i troppi gratuiti della marchigiana finiscono per diventare una sentenza di condanna. Venus Williams dilaga nel terzo e ultimo set imponendosi con un severo 6/1 in 2 ore e 26 minuti.
La Giorgi ha molto da recriminare soprattutto a livello di tenuta mentale con troppi errori gratuiti e un servizio troppo inefficace nella seconda metà del match.
Alla fine si conteranno ben 16 doppi falli e qualcosa come 62 errori gratuiti. Match che comunque può essere letto in chiave positiva, considerando l'età di Camila e i grandi margini di miglioramento della nostra tennista.