Brutta figura d'immagine per Carlotta Ferlito, fuori dalla finale si sfoga contro i giudici postando un tweet d'insulti. Per un decimo di punto l'atleta non riesce ad accedere alla finale. Tradita dalla trave, reagisce con stizza, ma questa volta la Federazione si dissocia dalle sue esternazioni. Carlotta Ferlito è di Catania, ha vent'anni, fa parte della Nazionale Italiana di Ginnastica Artistica. Ha partecipato nel 2012 alle Olimpiadi e nel giugno dello stesso anno è diventata caporale dell'Esercito Italiano. Uno stop causato da un'incidente, le ha fatto capire quanto sia importante per lei la ginnastica artistica.

L'atleta siciliana nella bufera

A Montpellier dove si disputano gli Europei di ginnastica artistica, Carlotta Ferlito ha incassato una scottante delusione sportiva. Il tweet postato dall'atleta subito dopo l'eliminazione dalla finale della trave, ha fatto correre ai ripari la Federazione che si è dissociata sia nel contenuto, sia nel linguaggio poco formale utilizzato dalla ginnasta. Per la regola delle due atlete per nazione, Ferlito e Rizzelli hanno dovuto fare marcia indietro, dando la precedenza a Ferrari e Fasana, che con punteggi migliori hanno centrato la qualificazione. Il post di Ferlito è stato subito rimosso dalla stessa, ma oramai il polverone si è alzato e non è stato possibile attenuarlo.

Sono giunti all'atleta molti messaggi di solidarietà, ma altrettanti l'hanno accusata di non essere capace di mantenere la lucidità mentale e di perdere subito le staffe.

Rileggendo i commenti dei fan, Carlotta Ferlito ha postato un nuovo tweet scrivendo che quando sta sotto stress dà il peggio di sé stessa. Si è scusata con tutti, non era sua intenzione offendere nessuno.

Si è sentita molto dispiaciuta per essere stata fraintesa. Anche in questo caso non sono mancati i commenti di gente che ha riconosciuto l'errore dell'atleta e chi invece avrebbe preferito che il tweet si chiudesse con le scuse, tralasciando la parte "di essere fraintesa", le parole nel post sono state chiare, e di fronte a certe esternazioni doveva solo chiedere perdono.