Durante la tappa inglese del campionato di F1, a Silverstone, sono state diramate le possibili novità per la F1. L'obiettivo è di traghettare questo sport verso il futuro ma, al tempo stesso, rendere le gare più emozionanti e imprevedibili.
Meno elettronica e comunicazioni
La delicata fase della partenza sarà tutta nelle mani dei piloti, che dovranno fare a meno del launch control. Questo metterà in risalto l'abilità dei piloti, scaricare 800 CV da fermi a gomme fredde non è facile. L'elettronica, però, continuerà a svolgere un ruolo importante durante il resto della gara.
Si porrà un freno anche alle comunicazioni tra box e monoposto. In effetti negli ultimi anni si è abusato di tale funzione, con gli ingegneri di pista che tormentavano i piloti durante l'arco della gara (vedi Alonso o Raikkonen).
Più rumore
Un aspetto che ha deluso i tanti seguaci della F1 è il rumore delle monoposto, piuttosto sommesso e scialbo, niente a che vedere con l'urlo lancinante prodotto dai motori V8 e V10 delle passate stagioni. Una soluzione praticabile potrebbe essere quella di montare un doppio scarico, uno per il propulsore termico ed uno per la valvola wastegate.
Più motori disponibili
Con l'intento, nobile, di ridurre i costi della F1 è stato imposto l'uso di solo 4 motori lungo tutto l'arco della stagione.
Il risultato è stato disastroso: a causa di questa regola, sono state inflitte molte penalità a differenti costruttori (Honda in primis) con l'imbarazzante risultato di stravolgere la griglia di partenza dello scorso gran premio. Il nuovo regolamento dovrebbe prevedere l'uso di cinque motori, anzichè quattro, per tutti i nuovi costruttori interessati a scendere in F1.
Problema costi
Sono anni che si parla della necessità di ridurre i costi esorbitanti della F1. Il risultato? Nulla di fatto. Le odierne monoposto montano power unit ibride che sono sofisticate e complesse da costruire, ma offrono vantaggi in termini di ritorno di immagine e tecnologico. Tutti i costruttori hanno chiesto alla FIA di cambiare il regolamento al fine di poter aggiornare i motori con maggiore frequenza.
Questo aspetto, ovviamente, non è visto di buon occhio dalla Mercedes, decisa a far valere la palese superiorità dei suoi propulsori.