Questa prima settimana di Tour de France appena archiviata doveva essere il punto di forza di Vincenzo Nibali nella partita contro Froome, Contador e Quintana per riconquistare il Tour de France. Invece per il siciliano della Astana è stata un settimana difficile, al limite del flop, da condividere però con tutta la squadra.

L'avvio nel prologo aveva fatto ben sperare, ma già nella seconda tappa di Zelande la Astana lo ha abbandonato e nel caos dei ventagli e delle cadute Nibali ha dovuto lasciare quasi un minuto e mezzo a Contador e Froome.

Il Muro di Huy non era il suo terreno ideale, si è ben difeso, mentre nella tappa del pavè Nibali coltivava grandi speranze. Ma il bel tempo, l'asciutto, non lo ha aiutato a fare la differenza e tutti i suoi avversari sono riusciti a passare indenni la prova pavè. Il capitolo più preoccupante però è arrivato al Mur de Bretagne, quando si è staccato da un gruppo di una trentina di corridori su una salitella di appena un paio di km. Nella cronosquadre ancora qualche errore ha condizionato la prova degli Astana che hanno lasciato per strada altri 35 preziosi secondi.

I motivi del flop

La squadra - Non è stata la Astana che ci si aspettava. Poco compatta, poco reattiva e concentrata. Nibali si è trovato spesso da solo mentre Froome e gli altri sono stati sempre ben spalleggiati da formazioni fortissime.

E sappiamo bene quanto questi sia determinante nel Ciclismo odierno. Crediamo che non sia una ragione esclusivamente tecnica, perchè i corridori di livello ci sono, ma anche un ambiente non più sereno e convinto come un tempo.

Il peso della riconferma - Nibali ha senz'altro sofferto il dover dimostrare di non aver vinto il Tour de France dello scorso anno per caso, solo per le assenze e i ritiri di tutti gli avversari più forti.

Questo ha pesato sulla sua condizione psicologica, spazzando via quella leggerezza che lo aveva accompagnato lo scorso anno quando non partiva come massimo favorito. Il non essere riuscito a fare la differenza sul pavè, terreno dove un anno fa aveva costruito la vittoria, ha certamente acuito il nervosismo di Nibali.

Gli impegni extra ciclismo - Vincere il Tour de France catapulta in una nuova dimensione.

Nibali nell'inverno ha dovuto dedicare molto tempo ad impegni extraciclistici, per sponsor, apparizioni in tv e in altri eventi, e questo ha condizionato la sua preparazione.

Il livello della corsa - Inutile nasconderlo: il Tour de France di quest'anno è di un livello completamente diverso rispetto a quello dominato da Nibali un anno fa. Basti vedere dove sono sprofondati in classifica Peraud e Pinot, i due francesi che un anno fa erano saliti sul podio al fianco di Nibali.

Nibali: Ancora fiducioso

Nonostante le difficoltà e un certo nervosismo, Nibali conserva ancora un approccio propositivo alle prossime due settimane di corsa. "Finora è stato un Tour de France molto difficile" ha dichiarato Nibali "Il ritmo è stato sempre alto e con tanti finali esplosivi. Io credo di non aver ancora trovato il colpo di pedale giusto, ma sono fiducioso perchè ora inizia il Tour de France degli scalatori".