Sarà un veroDream Team quello che la Astana si prepara a schierare al via della Vuelta Espana 2015. Il vincitore della tripla corona (Giro-Tour-Vuelta) Vincenzo Nibali, il secondo del Giro d'Italia Fabio Aru e la grande rivelazione della corsa rosa Mikel Landa. Un tridente che potrebbe far esplodere la corsa, ma anche far implodere la squadra per rivalità e divisioni interne.L'avvicinamento alla Vuelta sembra aver favorito un ricompattamento della squadra. Tra Nibali e Arusembra esserci grande rispetto e lealtà, mentrepotrebbe essere Landa, all'ultima corsa con la Astana prima di cambiare squadra, a rappresentare un possibile elemento di rottura.
Nibali lancia Aru
La riprova del buon affiatamento tra Nibali e Aru è il fatto che il campione siciliano, dopo aver raggiunto il compagno nel ritiro del Sestriere, ha di fatto lanciato il sardo come numero uno della squadra. "Fabio ha preparato questa corsa molto bene e credo che potrà essere il leader della Astana alla Vuelta Espana" ha dichiarato Nibali "Se andrà più forte non avrò problemi a lavorare per lui. In passato ho già condiviso la squadra con Ivan Basso e spesso si è più forti in coppia che da soli".
Landa, la bomba della Vuelta Espana
La variabile impazzita della corsa potrebbe essere il terzo incomodo di casa Astana, quel Mikel Landa che già al Giro d'Italia era andato fortissimo ma si era dovuto piegare agli ordini di scuderia.
Il fatto di essere già stato scaricato dalla squadra per la prossima stagione e di correre in casa su percorsi molto adatti a lui potrebbe portarlo a sciogliere le briglie e fare più di testa sua. "Tra di noi c'è rispetto, al Giro d'Italia sono state scritte e dette tante cose ma non ci sono problemi tra di noi" taglia corto Fabio Aru.
Nibali di ritorno al Giro?
Vincenzo Nibaliè intervenuto anche sui programmi del futuro, quanto mai da decifrare dopo i problemi in seno alla squadra durante il Tour de France: "Aru è cresciuto molto velocemente, ma almeno per un altro anno correremo insieme alla Astana. Nel 2016 vorrei tornare al Giro d'Italia, ma i programmi non sono stati ancora decisi".