Sono serviti più di due mesi per rivedere in gruppo Damiano Cunego. Il corridore veronese, che quest'anno ha debuttato con la nuova maglia della Nippo Fantini De Rosa, era caduto al Giro d'Italia nella tappa di Verbania, procurandosi la frattura della clavicola. Dopo l'intervento, la riabilitazione e la ripresa degli allenamenti, Cunego è finalmente tornato ad attaccare un numero sulla schiena correndo la Vuelta Burgos che è terminata ieri, sabato 8 agosto, sotto la guida del nuovo Ds Stefano Garzelli. Nessun risultato eclatante, come era logico essendo un rientro dopo due mesi di stop, ma si è visto comunque un Damiano Cunego incondizione sufficiente per poter puntare ad un bel finale di stagione come testimonia il 17° posto nell'arrivo in salita di Pineda de la Sierra.

Damiano Cunego: Rivincere il Lombardia

Avvicinato da Marca durante la Vuelta Burgos, Damiano Cunego ha rivelato qual'è il grande sogno di quest'ultima parte della carriera: "Ho vinto per tre volte il Giro di Lombardia, farlo per la quarta sarebbe un sogno meraviglioso!". Vincere però non è più il solo obiettivo di Cunego in questa nuova avventura in maglia Nippo Fantini: "In passato ho conquistato molte vittorie, ora il mio ruolo è un po' diverso. Posso cercare il risultato quando c'è l'occasione ma devo anche insegnare ai corridori più giovani" spiega il veronese che programmadi correre ancora "per almeno due o tre stagioni ad alto livello".

Cunego, il debutto alla Nippo

Dopo un decennio trascorso alla Lampre, Damiano Cunego ha deciso di rimettersi in gioco in questa stagione la Nippo Fantini De Rosa, una formazione di seconda fascia.

Cunego non ha ottenuto nessuna vittoria, centrando tre podi: un secondo posto nella tappa di Roccapelagodella Settimana Coppi e Bartali, e i terzi posti al Giro dell'Appennino e nella tappa di Brentonico del Giro del Trentino. Al Giro d'Italia è rimasto a metà strada tra la voglia di resistere inclassifica e quella di provare una fuga per una vittoria di tappa.

Scivolato definitivamente lontano dalla top ten si è deciso a tentare la strada della fuga, ma è caduto nella tappa di Verbania quando era al comando della corsa nel gruppetto che poi si è giocato il successo.