Cos'è più importante per uno sportivo: firmare un contratto multimilionario, oppure ottenere successi a ripetizione che gli consentano di entrare nella storia dello sport? È un dilemma che sembra irrisolvibile: probabilmente, ad inizio carriera, qualunque atleta punta a mettersi in mostra per strappare ingaggi importanti, da far lievitare continuando ad ottenere vittorie e record. Quando si arriva all'apice, però, il dubbio sembra diventare ancora più pressante, perché la carriera sta ormai volgendo al termine e vincere è diventata una stupenda abitudine dalla quale non ci si vorrebbe mai allontanare, però, allo stesso tempo, firmare contratti che garantiscono una pioggia di soldi è un'assicurazione sulla propria vita e su quella dei propri figli.

Anche in Formula 1 vige quest'annoso quesito e l'esempio più grande, in questa stagione 2015, è dato da Fernando Alonso, approdato alla Mc Laren Honda grazie ad un ingaggio stratosferico, ma per niente soddisfacente, sotto l'aspetto sportivo. Vediamo, allora, qual è la classifica dei piloti più pagati e chi è riuscito, o meno, a trovare il giusto equilibrio tra gloria e ricchezza.

Alonso "Paperone triste", Hamilton e Vettel molto più soddisfatti

Fernando Alonso vince negli ingaggi: la Mc Laren Honda gli paga un maxi stipendio da 35 mln di euro l'anno rendendolo, di conseguenza, il più ricco del paddock, nonostante sia a bordo di una monoposto che in questa stagione di Formula 1 fatichi non poco a stare in pista e ad entrare in zona punti.

Restando in casa Mc Laren, il compagno di team di Alonso, Jenson Button, si deve "accontentare" di 10 mln di euro l'anno per navigare, a vista, sempre in coda al gruppo. Il campione del mondo 2009, inevitabilmente depresso da come sta andando quest'ultima fase della carriera, potrebbe pensare di gettare la spugna e di passare in un'altra serie motoristica dove, anche con un guadagno leggermente inferiore, potrebbe tornare a gareggiare ad alti livelli.

Alle spalle di Alonso, c'è il pilota che ha raccolto la sua eredità in Ferrari: Sebastian Vettel. Il 4 volte campione del mondo percepisce dal team di Maranello uno stipendio da 28 mln di euro annui. Certo, un po' meno rispetto al collega spagnolo, ma il sorriso a Vettel non manca, poiché in questo primo anno in Ferrari, sta ottenendo ottimi risultati, sta disputando gare entusiasmanti, riuscendo anche a vincere qualche Gran Premio e a mettere sotto pressione le Mercedes.

Il team tedesco campione del mondo, in quanto a monte ingaggi, piazza al 3° posto Lewis Hamilton. Strano vedere l'attuale campione sul gradino più basso del podio, però l'inglese sarà certamente contento di intascare 25 mln di euro ogni 12 mesi per guidare la vettura più forte e prestazionale dell'intero lotto, che gli consente di dominare in lungo e in largo e che, quasi certamente, quest'anno lo porterà a conquistare il terzo titolo iridato in carriera.

Nico Rosberg, "eterno secondo" alle spalle di Hamilton, deve "accontentarsi" di 13.5 mln annui: chissà se il pilota tedesco rinuncerebbe a parte del suo ingaggio per riuscire, finalmente, a mettere le mani su un titolo mondiale. Si è già laureato campione del mondo, invece, Kimi Raikkonen che, tornato in Ferrari, ora guadagna 18 mln di euro.

Ottima cifra per un pilota affidabile ed esperto, che nella prossima stagione, con una "Rossa" al top, potrebbe anche tentare l'assalto al secondo titolo della sua vita sportiva.

Tra i "poveri" del Circus, spicca Max Verstappen, con uno stipendio da 250mila euro. Giunto in Formula 1 a soli 17 anni, il figlio di Jos Verstappen sta dimostrando talento da vendere, e siamo certi che il suo ingaggio, negli anni a venire, lieviterà sensibilmente. Infine, da segnalare il profilo basso della Red Bull, che versa a Kvyat 750mila euro e a Ricciardo 1.5 mln di euro.