Sebastian Vettel all'attacco. In sintesi, questo è il pensiero del pilota tedesco, che a "Ferrari.com" ha rilasciato alcune dichiarazioni sul Gran Premio di Singapore che si correrà domenica 20 settembre in notturna, all'ora di pranzo italiana. Fin da quando è approdato a Maranello, il campione tedesco ha sempre sfoderato il sorriso delle migliori occasioni e un certo ottimismo circa la monoposto e il campionato che sarebbe andato a disputare, per la prima volta in carriera, a bordo di una vettura del "cavallino rampante". Ebbene, finora la fiducia di Vettel è stata in gran parte ripagata con alcune strabilianti vittorie (l'ultima in Ungheria) e con il soddisfacente secondo posto di Monza, alle spalle dell'imprendibile Hamilton.

"Mercedes più forte, ma l'obiettivo resta il podio"

Entrando nel merito del circuito di Marina Bay, Vettel sottolinea come, finora, si tratti di una pista sulla quale si è trovato sempre bene e che, soprattutto, negli ultimi due anni, gli ha dato delle belle soddisfazioni. Si tratta di un tracciato particolare nel quale, per il quattro volte campione del mondo, può risultare decisivo il feeling tra pilota e macchina. E a proposito di questo, Vettel ribadisce come si trovi bene a bordo della sua monoposto numero 5 che finora gli ha messo a disposizione "un buon pacchetto complessivo", augurandosi che questa grande intesa possa confermarsi a Singapore.

Per quanto riguarda l'obiettivo finale, dopo aver ammesso che anche in terra asiatica le Mercedes saranno le più forti e le vetture da battere, il pilota della Ferrari non si tira indietro e dichiara apertamente che la strategia della scuderia di Maranello, fino al termine della stagione, sarà quella di andare sempre all'attacco.

Secondo il 28enne campione di Heppenheim, la Ferrari deve essere sempre alle spalle del duo Mercedes, pronta a cogliere qualsiasi imprevisto per inserirsi e puntare al massimo risultato. Di conseguenza, Vettel, durante il weekend dedicato al Gran Premio di Singapore, punterà ad essere sempre a ridosso delle "frecce d'argento" con l'obiettivo minimo del podio, pronto a lottare per la vittoria, qualora in casa Mercedes dovesse esserci qualche imprevisto come quello occorso a Rosberg a Monza, dove è stato tradito dalla power unit evoluta nelle prove, e poi dal motore in gara. Nessun calcolo, la Ferrari deve solo attaccare a testa bassa.