Nessun arrivo secondo su secondo. L’ultima tappa di montagna della Vuelta Espana 2015 ha decretato un trionfo totale, netto, indiscutibile, di Fabio Aru, che con l’aiuto di una Astana che oggi ha dispiegato al meglio tutta la sua potenza, ha affondato senza pietà Tom Dumoulin. La sfida era iniziata con l’olandese leader della classifica e Fabio Aru ad inseguire con 6’’ di ritardo. Una situazione che sembrava tutta a vantaggio di Dumoulin, apparso ieri fortissimo e oggi pronto ad approfittare di una tappa con salite più lunghe che dure, un percorso ottimale per un passista potente come lui.

Astana, strategia perfetta

Se nelle tappe passate la Astana aveva lasciato un po’ a desiderare, in questa giornata da tutto o niente la squadra kazaka ha finalmente indovinato tutte le mosse. La corsa è iniziata con una folta fuga in cui la Astana ha inserito diversi corridori da poi poter utilizzare nelle fasi finali e calde della tappa. Il momento è arrivato sulla penultima salita, il Puerto de la Morcuera. A 60 km dall’arrivo i compagni di Aru hanno accelerato con forza per preparare l’attacco dello scalatore sardo che stavolta ha scoperto una piccola defaillance della maglia rossa Tom Dumoulin.

Il corridore olandese ha perso una ventina di secondi allo scollinamento, dimostrando qualche difficoltà, ma la differenza vera è stata fatta nella successiva discesa e nel falsopiano verso l’attacco dell’ultima salita.

Dumoulin si è riportato ad un passo dal riaggancio con il gruppetto di Aru, ma la Astana ha fatto in tempo a far arrivare Zeits e Luis Leon Sanchez insieme a Mikel Landa che hanno lanciato un’andatura forsennata. Dumoulin si è invece trovato tutto solo e si è visto scappare via il gruppetto con Aru, Rodriguez, Quintana, Majka e Chaves.

La Astana ha così aperto un gap enorme, con Dumoulin sempre più solo e in affanno e con una maglia rossa ormai sfumata ad un passo dalla vittoria. La sua Giant, arrivata alla Vuelta senza obiettivi di classifica, non ha trovato la forza e la qualità per proteggere il suo corridore.

Applausi anche per Plaza

Davanti intanto dalla fuga iniziale Ruben Plaza ha completato una bella impresa, lasciando tutti i compagni d’avventura ad un centinaio di km dall’arrivo ed andando a trionfare dopo una cavalcata notevolissima.

Aru ha sfruttato il lavoro di Landa, Sanchez e Zeits sull’ultima salita di Cotos, assistendo senza affanni all’attacco di Quintana, inseguito da Majka, che ha dato l’assalto al podio. Ma alla fine Joaquim Rodriguez è riuscito a difendere il secondo posto sul podio finale e Majka il terzo.