Sarà in Qatar che si rimetterà in palio, tra un anno, il titolo di Campione del Mondo di Ciclismo conquistato nello scorso settembre da Peter Sagan a Richmond. Per la prima volta la rassegna iridata sarà ospitata in Medio Oriente, per poi tornare finalmente in Europa nell’anno successivo, quando si pedalerà in Norvegia. Sul futuro più a lungo termine c’è invece ancora un po’ di incertezza, ma facciamo il punto sulle prossime edizioni dei Mondiali di ciclismo.
Nel 2016 il Qatar
Il prossimo anno sarà una prima assoluta per i Mondiali di ciclismo. La prima volta in Medio Oriente, in Qatar per la precisione.
Un passo ormai inevitabile viste le disponibilità economiche sempre più ridotte nei paesi di tradizione ciclistica e la difficoltà di reperire i tanti milioni di euro necessari all’organizzazione di un evento come i Mondiali di ciclismo. Problemi che in Qatar sappiamo bene non esserci, anzi. Il Mondiale in Qatar si correrà molto in là nel calendario, dal 9 al 16 ottobre, per cercare di mitigare gli effetti del clima rovente del paese mediorientale. Ma come abbiamo visto al recente Abu Dhabi Tour si possono incontrare anche in questo periodo temperature sui 40 gradi ed oltre. La corsa sarà ovviamente tutta pianeggiante, essendo l’unico terreno in Qatar. Sarà un Mondiale con un lungo tratto iniziale in linea nel deserto, dove soffierà certamente un forte vento, e poi un circuito sempre in piano dove la corsa potrebbe arrivare già spezzata in più parti.
Un Mondiale per velocisti e corridori da classiche del nord, uomini potenti ed abili a correre nei ventagli.
Dalla Norvegia all’Austria
I Mondiali di ciclismo si sposteranno poi nel 2017 in Norvegia, a Bergen. Sarà un Mondiale non troppo difficile, con una salita pedalabile di circa 3 km a metà circuito. Anche qui potrebbe essere il clima il fattore decisivo, basti ricordare il freddo e la pioggia che caratterizzarono il Mondiale di Oslo del ’93, quello vinto da Lance Armstrong.
Si prospetta ancora un Mondiale per corridori come il padrone di casa Kristoff e Sagan. Le certezze si fermano qui, visto che durante la settimana iridata di Richmond dello scorso settembre non ci sono stati annunci ufficiali sul Mondiale 2018, come solitamente avviene tre anni prima dell’evento. I sostanziosi investimenti economici necessari per ottenere il Mondiale hanno reso difficile trovare città candidate alle edizioni future.
Ma per il 2018 sembra molto consistente l’ipotesi di Innsbruck, la città austriaca. E sarebbe finalmente di nuovo un Mondiale con belle salite, per scalatori o almeno corridori completi. Il progetto parla di una corsa con una salita di 8 km ecirca 4500 metri di dislivello. I Mondiali potrebbero tornare in Italia nel 2020 con la candidatura di Vicenza che appare molto ben strutturata e finora senza oppositori importanti. La corsa Mondiale di Vicenza ruoterebbe attorno a Monte Berico, lo strappo su cui ha vinto Philippe Gilbert all’ultimo Giro d’Italia.