Dopo l’esordio di Anversa 2013, la conferma di Nanning 2014,Simone Biles compie l’impresa: sale sulla vetta del mondo per la terza volta consecutiva, è lei la campionessa del mondo della ginnastica artistica femminile. Supera il muro dei 60 punti pur non disputando la gara del secolo: qualche imprecisione si è vista alla trave e all’esercizio agli staggi; nulla di grave, nulla che abbia spento il sorriso alla diciottenne di Columbus.

La gara di Simone

La sua routine alla trave inizia con una salita a contatto dell’attrezzo, e prosegue con delle rotazioni effettuate in una posizione particolare che le riescono magistralmente.

A seguire le serie acrobatiche che esegue alla perfezione, fatta eccezione per un grave sbilanciamento. La caduta era certa, ma Simone si è letteralmente aggrappata con le unghie e con i denti per evitare la penalità. Nonostante la deduzione di mezzo punto, porta a casa un buon 14.400. Al volteggio fa un leggero passo avanti non stoppando l’arrivo del suo salto Amanar, ma anche qui ottiene un gran punteggio 15.833. Le parallele asimmetriche invece ci regalano un buonissimo 14.900, pur non essendo il suo attrezzo di punta. L’ultima rotazione la vede protagonista del corpo libero, e la sua esplosività si vede sia nelle parti artistiche che nelle diagonali: esce di pedana non contenendo la sua forza eseguendo un doppio teso con mezzo giro ed incorre in una piccola deduzione.

La finale dei record e dei ritorni

Nonostante questa serie di piccole imprecisioni Simone Biles è la regina della ginnastica, per la terza volta consecutiva. (Mai nessun’atleta aveva conquistato tre ori consecutivi, nemmeno la leggendaria Svetlana Khorkina, che si è laureata campionessa mondiale nel 1997, 2001 e 2003). Nonostante la giovane età, Simone è la statunitense più medaglista di tutti i tempi, superando le dieci medaglie di Alicia Sacramone.

E prevediamo che il suo record non si fermi qui! Ha ancora ben tre finali di specialità da disputare, nelle qualidifenderà il titolo di reginetta con il suo immancabile sorriso! Altro record curioso che vede protagoniste sempre le atlete americane: è la prima volta in una manifestazione internazionale in cui ad occupare le prime due posizioni sono due atlete di colore.

Ad indossare la medaglia d’argento è infatti Gabrielle Douglas, in grande forma fisica dopo la sua memorabile Olimpiade di Londra. L’eleganza e la precisione sono le costanti delle sue routines. Uno spettacolo per gli appassionati di questo sport. Infine la terza posizione, forse la più dolce, combattuta ed inaspettata delle medaglie: Larisa Iordache, romena dalle grandissime doti si è riscattata di una qualifica molto sfortunata, fino a salire sul terzo gradino del podio di Glasgow. Ha affrontato ogni esercizio con determinazione e passione, facendo vedere al mondo che, nel corso delle giornate precedenti, il suo talento non si era spento.

Le altre protagoniste

Partiamo dalle atlete di casa nostra: Carlotta Ferlito e Tea Ugrin (che sostituisce Vanessa Ferrari), hanno migliorato il loro piazzamento ottenuto in qualifica, concludendo rispettivamente al dodicesimo e al quattordicesimo posto.

La siciliana ha ottenuto il terzo punteggio di giornata alla trave (14.441), mentre la triestina si ha brillato alle parallele con un bel 14. Prestazione sottotono dell’unica atleta russa, piazzatasi alle spalle di Tea, e le cinesi non troppo convincenti (una quarta, l’altra tra le prime 8). Sfortunato quinto posto per la campionessa europea in carica Giulia Steingruber che, se non fosse caduta alla trave, avrebbe regalato una medaglia alla Svizzera.