Si è concluso domenica 1 novembre a Glasgow, il mondiale 2015 di ginnastica artistica, ed ora che tutti gli esercizi sono stati eseguiti, i punteggi registrati e le medaglie consegnate, è tempo di bilanci. Sicuramente positiva la prestazione dell'Italia femminile, un po' meno quella maschile. Alla grande gli Stati Uniti ed il Giappone. La Cina convince in ambito maschile e femminile, pur non brillando di precisione e alimentando i soliti dubbi sull'età delle ragazze in gara. I team russi e romeni deludono di gran lunga le aspettative.Vediamo nel dettaglio ciò che è successo all'Hydro Arena di Glasgow nell'ultima settimana.

Le nazionali femminili...

Iniziamo dalla gara a squadre femminile e maschile, che ha visto coinvolte in fase di qualifica molte nazioni esordienti, tra le quali la Jamaica e la Namibia che certamente ce l’hanno messa tutta. Sorpresa negativa di questa prima fase del campionato, la Romania - nazione d’élite di questa disciplina – che in campo femminile, a causa di numerosi errori in tutti gli attrezzi non è riuscita a classificarsi tra le prime otto nazioni, perdendo così la possibilità di approdare direttamente a Rio 2016. Altra nazione dalla quale ci si aspettava di più è la Russia: sovente imprecisa, senza grinta, senza passione negli occhi di molte atlete. Non sono state del tutto in grado di colmare l’assenza della zarina Mustafina.

L’Italia ha ottenuto la qualificazione olimpica con precisione e determinazione, grazie ai duri allenamenti impartiti dai coach Casella e Bucci.Dominio statunitense scontato, con due medagliate olimpiche ad accompagnare altre tre giovanissime che hanno dato il massimo. Il motore di questa squadra stellare è la regina incontrastata della manifestazione: Simone Biles.

Sorpresa sul terzo gradino del podio per le ragazze britanniche che, dopo un inizio di gara non brillante, hanno mostrato forza e coraggio arrivando a medaglia.

... e maschili

In campo maschile, invece, non brillano per precisione gli Stati Uniti, mentre la Cina è costretta ad abdicare. Si classifica seconda, infatti, lasciando la prima posizione ad un Giappone fenomenale: squadra composta da fenomeni, due su tutti: Mr.

Twist, un giovanissimo ginnasta che esegue 22 avvitamenti solo nell’esercizio a corpo libero, e l’imperatore Kohei Uchimura,uomo simbolo della ginnastica moderna. Rumeni e russi hanno eseguito gli esercizi senza infamia e senza lode. Hanno proprio perso lo smalto in quest’edizione dei mondiali.

Il re e la regina

Se si potessero incoronare l’uomo e la donna più bravi, anziché medagliere, gli atleti più meritevoli, sul trono del regno della ginnastica artistica ci sarebbero Simone Biles, l’americana, e Kohei Uchimura, il giapponese. Hanno svolto magistralmente ogni esercizio, ogni routine è stata tanto perfetta quanto emozionante. La diciottenne di Columbus, tutta muscoli e sorriso, ha dato prova di esplosività, di possedere e padroneggiare una tecnica che poche ginnaste al mondo possono vantare.

Ha vinto tre mondiali consecutivi battendo ogni record, vincendo la medaglia d’oro in ben due finali di specialità (trave e corpo libero), terza al volteggio. Incredibile. Il re del Sol Levante non ha bisogno di elogi e presentazioni: conquista il sesto titolo mondiale consecutivo, una vera garanzia di solidità, precisione ed estro.

Le sorprese

Questo mondiale a Glasgow ha riservato anche qualche piacevole sorpresa: in ambito femminile due ragazze – una olandese ed una tedesca – hanno vinto l’argento ed il bronzo alla trave, attrezzo solitamente dominato da russe, cinesi e romene, mentre in campo maschile il diciannovenne cubano Larduet ha brillato in più di una finale di specialità, oltre ad aver conquistato la seconda piazza nel concorso individuale.

Quattro regine, invece, per le parallele asimetriche: Komova, Kocian, Spiridonova e Fan ottengono lo stesso punteggio di 15.366 e salgono tutte insieme sul primo gradino del podio. Per la prima volta nella storia del concorso, un pari merito per quattro atlete.