Non avrà l'eleganza del gesto di Roger Federer, considerato da più autorevoli critici l'essenza pura del tenniseche come descriveva il compianto scrittore Foster Wallace colpiva la palla con un gesto definito "frustata liquida"; non saprà trascinarele folle come Rafa Nadal, numero uno del Tennis spagnolo, attualmente in difficoltà a causa di un evidente calo fisico e non solo; ma Novak Djokovic chiude un anno straordinario,candidandosi a pieno titolo e diritto ormai, ad essere considerato come gli altri due fra i più grandi della storia di questo sport.

I numeri

Il tennista serbo infatti, all'alba del suo trionfo al Master 1000 di Shanghai, ha stabilito un nuovo primato di punti Atp: ben 16.785 nelle ultime 52 settimane di tornei, di cui 14.285 nel corso del 2015. Una stagione incredibile, in cui sono7 le finali raggiunte in 7 tornei Masters 1000 disputati (unica assenza a Madrid) e da 9 tornei vinti su 14 tornei disputati. Il bilancio complessivo parla di un anno da monarca assoluto del circuito maschile 73 partite vinte e 5 sconfitte con 9 tornei vinti, 4 finali perse e una sconfitta ai quarti (a Doha contro Karlovic nel primo torneo dell’anno). Numero spaventosi.

Il carattere

Siamo abituati a vederlo disinvolto ed a suo agio davanti alle telecamere, un vero intrattenitore.

Il buon Nole però sa tirar fuori anche il carattere e la giusta cattiveria agonistica, mettendo da parte i modi accomodanti del bravo ragazzo. Ad esempio, all'Open degli Stati Uniti appena passatoha avuto molto da ridire con il pubblico che tifava apertamente per il suo avversario, l'eterno Roger Federer. Il serbo è già abituato a non essere il prediletto del pubblico, non molto amato in certe circostanze, soprattutto se dall'altra parte rete si trova il fenomeno svizzero.

In quella circostanza, però, quando il pubblico americano, non propriamente quello che frequenta i campi dell'All England Club, si è messo a tifargli contro, sottolineando con roboanti manifestazioni di gioia i suoi errori gratuiti, ha reagito in maniera stizzita, urlando il faccia ai più di ventimila spettatori presenti sul campo centrale, la sua rabbia, dopo un punto molto combattuto.

Sembrava un match di coppa Davis, per intenderci.

Adesso l'aspetta l'ultima sfida dell'anno, il Master di Londra, nel quale si sfideranno i primi otto giocatori del sedeeng. Nole, nemmeno a dirlo, partirà da favorito, nella speranza per tutti gli appassionati di assistere ad un'altra epica battaglia con il sempre temibile Roger Federer.