Nonostante non sia la prima volta che la notizia di una gravidanza interessi la campionessa proprio a ridosso di una sconfitta, il fatto che ora sia stata riproposta da più media americani, sembra una valida ragione per darle credito e per considerarla una notizia più che un'indiscrezione. Certo, alcuni fatti potrebbero smentirla; dall’intervista del suo allenatore, rilasciata durante un Master in Asia, in cui avrebbe confermato la sua presenza a Nizza per un periodo di sei mesi per allenarsi, ai Gossip che hanno coinvolto il cantante canadese alle prese con una presunta compagna di Toronto, un buon motivo per pensare alla fine della relazione con Serena.

Le voci si susseguono

Ma a confermare la paternità di Drake sono le dichiarazioni di un suo caro amico sul portale "notallowed" e quelle di un membro di Ovo, la casa discografica fondata dal cantante, che addirittura parla dell’intenzione di Drake di utilizzare la foto di un’ecografia del bambino come copertina del suo prossimo album, per mettere tutti al corrente della sua paternità. Dichiarazioni che trovano riscontro anche con le asserzioni allusive del padre della tennista: “Serena sta nascondendo qualcosa che potrebbe influenzare il suo gioco”.

Stop anticipato della stagione

La notizia, a questo punto, farebbe luce sulle ragioni dell’interruzione della stagione prima del tempo da parte della campionessa.

Se la sua rinuncia al Master Wta di Singapore,che l’avrebbe vista protagonista insieme alle altre otto migliori giocatrici al mondo, aveva fatto pensare che fosse stata causata da un contraccolpo psicologico per la sconfitta subita agli US Open contro Roberta Vinci, la sua gravidanza fuga ogni dubbio. Se davvero fosse al terzo mese di gravidanza la Williams avrebbe disputato le semifinali US Open consapevole del suo stato interessante, che ormai visibilea tutti l’avrebbe portata ad un allontanamento dalla scena pubblica.Certo, tematica che è sempre stata pane per i denti della stampa scandalistica. Forse sarebbe più giusto lasciare a Serena l’ultima parola.