Ci sono anche dei giovani e promettenti talenti tra i corridori italiani che con ogni probabilità saranno costretti ad abbandonare il ciclismo professionistico per non aver trovato un nuovo ingaggio. Tra questi anche Luca Wackermann, arrivato nel grande Ciclismo con un palmares eccellente e ritenuto una delle grandi promesse del nostro movimento. Ma a soli 23 anni per il corridore milanese sembra già arrivata la brusca conclusione della carriera.
Wackermann e gli altri italiani ad un passo dall’addio
Luca Wackermann è passato tra i professionisti nel 2013 con la Lampre Merida, con grandi prospettive.
Del resto tra gli juniores aveva conquistato un titolo di Campione Europeo ed era stato insignito dell’Oscar Tuttobici come miglior corridore della categoria. Dopo due stagioni da dilettante nella Mastromarco, Wackermann è arrivato al grande salto trovando subito buone sensazioni, concretizzate in un quinto posto alla Tre Valli Varesine del 2012 corsa da stagista. Sembrava l’aprirsi di una carriera di grande spessore. Dopo un 2013 di apprendistato e una stagione successiva con qualche piazzamento in top ten in corse minori, Luca Wackermann è passato alla Southeast. L’inizio del 2015 è stato difficile per un infortunio, poi Wackermann ha ritrovato un discreto feeling sfiorando il successo al Tour of Qinghai Lake e arrivando quarto al Gp di Prato.
Ma non è bastato per guadagnarsi un ingaggio per la stagione 2016. “Non ho ricevuto offerte concrete, ma mi sto allenando e ci spero ancora” confida Wackermann, che però non nasconde il pessimismo “La mia carriera potrebbe essere già finita dopo tre soli anni tra i pro”.
E’ arrivato il fine corsa anche per Mattia Pozzo, corridore che si era messo in grande evidenza tra i dilettanti con vittorie di spessore come al Giro baby e al Val d’Aosta, ma che tra i pro non è riuscito a sfondare.
La Nippo Fantini non lo ha confermato e nessun’altra porta si è aperta. Stessa situazione per Simone Stortoni, scalatore marchigiano che ha vissuto l’ultima stagione alla Androni. Anche per lui niente conferma e carriera chiusa a soli trent’anni.