Nessuna grande sorpresa nel nono e ultimo turno del London Chess Classic, dove ancora una volta 4 partite sulle 5 disputate sono finite in parità. Solo la Carlsen-Grischuk riesce a donarci emozioni mostrando un Carlsen padrone della situazione sin dalle primissime mosse. Il vantaggio maturato sembra però svanire nei pressi della 28esima mossa con il cavallo in b5 piuttosto di fxe6, ma solo alla 30esima mossa arriva il primo errore del norvegese che potrebbe invertire il corso del match, con fxe6: scelta non più indicata in questa fase della partita in quando il nero (Grischuk) si trova nelle condizioni di poter sfruttare un buon posizionamento della torre in g8, dell'alfiere in e5 e della regina in h4; la migliore sarebbe stata Nxe5, che avrebbe permesso al bianco di neutralizzare la pericolosità dell'alfiere.

Dalla 32esima mossa il russo Grischuk inizia a commettere gli errori che gli saranno fatali: la prima imprecisione è la regina in e1+ invece di g5, che gli avrebbe permesso una migliore copertura del re, ma l'errore più grave, secondo il motore scacchistico Stockfish, avviene alla 34esima mossa con Qxd2 piuttosto della più indicata Qe2, che avrebbe consentito al nero nelle mosse seguenti di catturare la torre avversaria. La partita si conclude 4 mosse dopo con la vittoria di Carlsen che, grazie a questo risultato, riesce a riagguantare il gruppo di testa.

Questi i risultati dell'ultimo turno:

  • Michael Adams – Fabiano Caruana = ½-½
  • Levon Aronian – Maxime Vachier-Lagrave = ½-½
  • Viswanathan Anand – Anish Giri = ½-½
  • Magnus Carlsen – Alexander Grischuk = 1-0
  • Hikaru Nakamura – Veselin Topalov = ½-½

Spareggi rapid per Giri, Vachier-Lagrave e Carlsen

Il regolamento prevede, in caso di arrivo a pari merito, due spareggi rapid su una cadenza di 25 minuti più 10 secondi per mossa dalla prima mossa e, se ancora in parità, una partita Armageddon (6 minuti al bianco, 5 al nero, 3 secondi di incremento dalla 61esima mossa; in caso di patta vince il nero).

Per spareggio tecnico il norvegese passa direttamente alla finale, mentre si giocano la possibilità di giungere al match conclusivo Giri e Vachier-Lagrave. I loro due primi incontri terminano con una vittoria ciascuno, ma la sfida decisiva (Armageddon) riesce ad aggiudicarsela Vachier-Lagrave che giunge persino a 5 mosse dal matto.

La finale è quindi Carlsen-Vachier-Lagrave: nel primo spareggio rapid Carlsen si porta subito a più uno sull'avversario su una partita ben controllata sin dall'inizio e concretizzata su un finale pieno di errori da parte del francese; il secondo spareggio finisce con una patta, nonostante un discreto vantaggio acquisito dal nero (Carlsen).

La finale termina con 1,5 punti contro 0,5 in favore del norvegese, non rendendosi necessario usufruire dello spareggio Armageddon. Con questo risultato Carlsen risulta essere il vincitore del London Chess Classic e del Grand Chess Tour con 26 punti in classifica generale, riscattandosi da un perdiodo poco brillante.

Nel Super Rapidplay Open, giocatosi nelle ultime due giornate del torneo maggiore, prevale il GM inglese Luke J. McShane con 9 punti e mezzo su 10; l'inglese si era già portato a distanza di sicurezza prima dell'ultimo turno, finito in parità.

Termina qui il torneo di Londra, terza e ultima tappa del Grand Chess Tour, caratterizzato da un generalizzato equilibrio tra i giocatori e con il ritorno di Carlsen, seppure non con una delle sue migliori performance, sul gradino più alto dl podio.