E’ un Fabian Cancellara già in grande spolvero quello che è uscito dall’esordio stagionale della Challenge Maiorca. Nella prova più dura delle quattro in programma, il campione svizzero della Trek Segafredo ha dato spettacolo con uno dei suoi classici, ma stavolta inattesi, attacchi solitari. Ha interpretato la corsa tutta all’attacco pur essendo partito senza l’intenzione di cercare il risultato pieno. Ma il Ciclismo, come ha spiegato lo stesso Cancellara in una bella intervista nel dopo corsa, può riservare storie e finali a sorpresa.
Un Cancellara già pronto
La Trek Segafredo sapeva di poter contare su un Fabian Cancellara già in ottima condizione in queste prime gare della stagione. Eppure la terza giornata della Challenge Maiorca, il Trofeo Serra de Tramuntana, non doveva essere la sua gara. Il campione svizzero aveva cercato il risultato nella corsa del venerdì, senza però riuscire ad andare oltre un sesto posto. “Ieri ci ho provato duramente e non è andata bene, oggi non c’era un piano per provare ed invece è andata. Queste cose, il modo in cui arrivano, sono come un libro di fiabe” ha raccontato un Cancellara in versione poetica al termine della corsa.
Riannodando invece il film della corsa Cancellara spiega che “non mi aspettavo di essere in fuga, ho cercato di risparmiare più energia che potevo seguendo gli attacchi del gruppo.
Sull’ultima salita sono sopravvissuto in qualche modo, poi ho avvertito delle buone sensazioni”. E lì è maturata l’idea di attaccare, di sfruttare la lunga discesa del Puig Major per involarsi e conquistare un vantaggio da difendere nel tratto finale con un’altra salita.
“Negli ultimi 25 km ce n’erano 16 di discesa venendo giù dal Puig Major, era quello il punto chiave della corsa” ha analizzato Alain Gallopin, Ds della Trek Segafredo “Ho motivato Fabian, in fondo alla discesa aveva cinquanta secondi e poi ne ha mantenuti una trentina nel finale. Sapevamo già dal nostro ritiro che Fabian è pronto”. Cancellara ora tornerà in corsa al Dubai Tour, al via mercoledì 3 febbraio.