Si è concluso il sabato dell'All Star Game 2016. A seguire il nome del vincitore della gara delle schiacciate e quella da tre punti. Doveva essere la serata di Stephen Curry, è stata la notte di altri. Il miglior giocatore - al momento - dell'Nba avrà altre occasioni per far brillare la sua stella in questa stagione. Fin da stanotte nella gara tra Est e Ovest che chiuderà l'All Star Game, nella probabilissima serie finale play off che i Warriors affronteranno tra qualche mese per difendere l'anello vinto nel 2015.

Slum dunk e 3-point contest

La gara delle schiacciate e da tre punti dell'All Star Game Nba 2016 sono state vinte rispettivamente da Zach LaVine e Klay Thompson.

Due vittorie diverse, precisiamolo subito. La prima entra di diritto nella storia, leggenda, del più importante campionato di basket al mondo. La seconda 'rischia' di accendere una rivalità interna che addetti ai lavori e non avevano avvertito già da qualche tempo. Il20 enne di Minnesota è riuscito a superare se stesso, confermandosi per il secondo anno consecutivo miglior schiacciatore della Lega. Ora siede allo stesso tavolo di Jordan (l'unico Jordan che conosciamo/conoscete), Jason Richardson e Nate Robinson. Da ieri, siamo sicuri, brilla una stella in più nell'universo, quello che riescono a vedere soltanto i visionari della pallacanestro, uno sport a sé, non per tutti. Onore a Gordon (Orlando), l'avversario di LaVine, capitato nel posto giusto al momento sbagliato.

Un po' come Wilkins nel 1988.

La schiacciata con cui Zach LaVine ha vinto

Gemelli diversi

Chi non segue l'Nba sul campo ma solo virtualmente parlando, ovvero leggendo i tabellini a fine partita, più di una volta può aver esclamato che Klay Thompson e Curry siano gemelli diversi. La realtà però non corrisponde sempre ai referti di fine match degli arbitri.

Ieri però Thompson ha avuto la sua 'rivincita', se possiamo chiamarla così. Nell'ultimo round, nell'ultima postazione, ha infilato una serie di triple impressionante, totalizzando un punteggio finale pari a 27 (quello da battere era 23), mettendosi alle spalle il proprio compagno di squadra, che nel frattempo era già in piedi, con il braccio alzato, in attesa dell'ultimo canestro di Klay.

L'mvp della serie play off finale del 2015 dovrà ora dimostrare, non necessariamente nella gara di stanotte, di essere davvero quello che lui sostiene, 'il migliore di tutti'. Sulla carta non dovrebbe faticare poi così tanto. Non ce ne voglia LeBron. E il 'resto del mondo', o se preferite dell'America.

La gara di Klay Thompson