Non è stato un avvio fortunato per il Tour de Provence, la nuova corsa a tappe nata in Francia che è partita ieri. Dopo la prima tappa, vinta da Thomas Voeckler, alcuni corridori si sono lamentati pesantemente delle condizioni di scarsa sicurezza in cui hanno dovuto gareggiare. Molto diretta è stata l’accusa di Alessandro De Marchi, il friulano del Team BMC. Su Twitter il corridore di Buja ha criticato l’organizzazione per la pericolosità del finale concludendo con un chiaro “non siamo animali”.

La novità del Tour de Provence

Una delle novità di questo inizio di stagione è l’arrivo in calendario del Tour de Provence. E’ una nuova corsa a tappe che si corre in Francia e che ha attirato una buona partecipazione, con ben sei squadre World Tour e uomini importanti come Phinney, Talansky e Alaphilippe.

La prima tappa si è corsa ieri, da Aubagne a Cassis per 169 km. Ha vinto Thomas Voeckler, uno degli idoli di Francia, tornato al successo con un attacco nel finale dopo la bellezza di quasi tre anni di digiuno. Ma in breve l’attenzione è scivolata via dalle vicende agonistiche della corsa alle accuse che alcuni corridori hanno rivolto all’organizzazione. Secondo i corridori, il circuito finale si è rivelato oltremodo pericoloso e senza le sufficienti condizioni di sicurezza. Una situazione forse dovuta al fatto che si tratta di una nuova corsa, anche se in un territorio dove il Ciclismo è di casa.

Le accuse di De Marchi e Vicioso

Alessandro De Marchi è stato il più chiaro e duro nell’esprimere il proprio disappunto all’organizzazione.

Il corridore friulano ha postato un Tweet al veleno: “Il circuito finale era davvero troppo pericoloso, con troppe macchine in punti cruciali, nessuna protezione. Meritiamo di più, non siamo animali”. Sulla stessa lunghezza d’onda è stato l’esperto spagnolo del Team Katusha Angel Vicioso: “Impossibile fare un arrivo tanto pericoloso come quello di oggi al Tour de Provence. Vergognoso”.

La corsa francese continua oggi con la tappa di Istres e domani con l’ultima fatica che porterà il gruppo a Marsiglia. Si spera senza ulteriori problemi e pericoli.