Le notizie sulle reali condizioni di Michael Schumacher, dopo l'incidente sugli sci che lo ha visto coinvolto alla fine di dicembre del 2013, sono sempre più rare. Spesso, infatti, emergono indiscrezioni che si rivelano più che altro come delle speculazioni, mentre la famiglia ha deciso di far calare il silenzio per far sì che il 7 volte campione del mondo di Formula 1 possa lottare con tranquillità, circondato dall'affetto della moglie Corinna e dei figli. In queste ultime ore, però, sono arrivate delle dichiarazioni ufficiali da parte di Sabine Kehm, storica addetta stampa dell'ex pilota Ferrari, molto vicina alla famiglia.

Sabine Kehm parla di Schumacher: "Possiamo solo sperare"

La giornalista era presente all'inaugurazione di una mostra a Marburg, nella Germania occidentale, interamente dedicata a Michael Schumacher. Per l'occasione, Sabine Kehm si è fermata dinanzi ai microfoni e alle telecamere dei media, rilasciando dopo mesi e mesi di silenzio alcune dichiarazioni sullo stato di salute del 47enne ex pilota di Formula 1. L'addetta stampa non è entrata nello specifico dello stato in cui versa attualmente Schumi, rientrato a casa nel settembre del 2014 e da allora assistito quotidianamente, ma ha lasciato chiaramente intendere che la situazione è difficile e che bisogna affidarsi alla speranza.

Con un pizzico di tristezza, la Kehm ha rivelato che, in una giornata importante come quella relativa all'apertura della mostra a lui dedicata, si sente eccome la mancanza di Michael Schumacher.

Purtroppo, però, il corso degli eventi non può essere cambiato e non si può fare altro se non continuare a stare accanto al fuoriclasse tedesco, seguendolo con "pazienza e continuo supporto", nella speranza che un giorno possa tornare ad occuparsi a tempo pieno della sua famiglia e ad abbracciare i suoi numerosissimi tifosi.

Queste poche, ma significative parole dell'addetta stampa del 7 volte iridato fanno capire che per Schumacher ci sarà ancora tanto da lottare, e che le sue condizioni di salute sono tutt'altro che vicine dal risolversi per il meglio. Del resto, se ricordiamo quanto detto da Jean Todt qualche mese fa: "Michael continua a lottare", e da Montezemolo poche settimane fa "le notizie non sono buone", si intuisce come soltanto la speranza, unita alla tenacia di Schumacher, possano aiutarlo a riprendersi una volta per tutte.