Maurizio Arrivabenenon molla mai.Nonostante l’amaro in bocca dei tecnici del Ferrarial termine delle prime due gare del campionato, crede ancora alla vittoria, anche con due vetture ritirate per problemi al motore. Cerca il modo di risollevare gli animi, guardando i risultati positivi della Haas e scherzando sulle qualifiche delle Mercedes e poi consolando Vettel ed esaltando Raikkonen.Seppure con un terzo (Vettel) ed un secondo posto (Raikkonen) nelle corse di Melbourne e Barhain, in Ferrari ci si aspettava molto di più, e certo si contava anche molto sull'affidabilità, per far fronte a quella solida delle Mercedes.

Almenolo sfortunato e spesso preso di mira Kimi Raikkonen non potrà dire che succedonosempre tutte a lui, datoche per questa volta il suo weekend è stato esente da problemi. Diversamente a soffrire è stato il tanto criticato e "fortunello" SebastianVettel: “Peccato davvero, io sono quiper correre, ed oggi la mia gara è stata molto, molto corta, non ho neppure sudato!".Le qualifiche inoltre, sembrano identiche come valori in campo al 2015, quando di colpo la Mercedes al momento propizio tiravano fuori quel mezzo secondo "dal nulla". Così è accaduto anche nel secondo tentativo della Q3, doveHamilton ha abbassato il tempo di mezzo secondo.

Un Arrivabene stizzito ci scherza sopra:

“Non sapevoche in Mercedes usassero il viagra, ma se così hanno preso le pilloleda 500 grammi, non da 250!

Scherzi a parte, ci lasciaincuriositi vedere un così grande salto di potenza su una pista che in quel momento non era migliorata, anche perché sul passo gara non siamo così distanti da loro”.

La mercedes sembra dunqueancora avere una mappatura "estrema" per l'ultima zampata in qualifica, e questo ormai è chiaro a tutti, come dimostra anche il sarcasmo del team principal di Maranello.

Resta da vedere, oltre a questo problema del "bottone magico" da arginare, il problema dell'affidabilità precaria del motore, per un campionato che si prospetta forse più duro del previsto per la Rossa ed il gran clamore di inizio stagione.