Come previsto è stato il maltempo il vero protagonista della Liegi Bastogne Liegi. Temperature vicine allo zero, pioggia e neve hanno trasformato la Liegi in una corsa di logoramento, non consentendo ai corridori di dare grande spettacolo. La nuova cote di Rue Naniot ha lanciato la selezione decisiva, con l’olandese Wouter Poels che ha poi battuto in volata Albasini e Rui Costa. Niente da fare per Valverde che ha mancato l’appuntamento con il poker.
Liegi Bastogne Liegi sotto la neve
La corsa, l’ultima delle grandi classiche al nord, è stata durissima.
I corridori hanno dovuto fare i conti con un freddo insolito che ha fatto cadere la neve nei tratti collinari ma anche in alcuni passaggi in pianura. Con queste condizioni quasi al limite e il nuovo percorso con l’inserimento dello strappo di Rue Naniot vicinissimo all’arrivo, la Liegi Bastogne Liegi è diventata una corsa di resistenza, di selezione da dietro, senza vere azioni d’attacco e con poco spettacolo. Nelle fasi iniziali se ne è andato un bel gruppetto di fuggitivi con Pavel Brutt (Tinkoff), Paolo Tiralongo (Astana), Nicolas Edet (Cofidis), Thomas De Gendt (Lotto-Soudal), Cesare Benedetti (Bora-Argon 18), Alessandro De Marchi (BMC), Jérémy Roy (FDJ) e Vegard Stake Laengen (IAM Cycling).
La Etixx ha dato il via alla rincorsa del gruppo, ma è stata poi la Movistar di Valverde a guidare il gruppo per gran parte della giornata.
Albasini costruisce, Poels finalizza
Il gruppo ha superato le salite della fase centrale senza sussulti. De Marchi ha provato a dare una scossa alla fuga restando al comando insieme a Edet, ma dopo la Redoute anche il friulano è stato raggiunto.
Anche la salita di Roche aux Facons è passata via liscia, con solo un breve attacco di Betancur (Movistar). Dopo un’altra spruzzata di neve il gruppo è arrivato ancora folto a Liegi, con Nibali (Astana) che ha dovuto farsi da parte salendo alla cote de Saint Nicolas, stesso destino toccato a Gerrans (Orica).
L’unica iniziativa è stata di un brillante Diego Rosa (Astana), che seguito da Zakarin (Katusha) ha dato un bel colpo ma è stato presto raggiunto.
Così tutto è stato rimandato alla rampa nuova in pavè, la Rue Naniot, dove lo svizzero Albasini (Orica) ha forzato strappando via l’azione buona. Insieme a lui sono riusciti ad inserirsi Rui Costa (Lampre), Samuel Sanchez (BMC) e Wouter Poels (Sky). Albasini è sembrato avere una marcia in più, ma lo svizzero ha forse esagerato. Il più guardingo Poels all’imbocco del rettilineo finale l’ha passato di slancio andando a regalare alla Sky la prima grande classica della sua storia. Albasini e Rui Costa hanno completato il podio, con Sanchez a seguire e Zakarin ad anticipare il gruppetto inseguitore in cui Valverde ha chiuso anonimamente.
1 Wouter Poels (Sky)
2 Michael Albasini (Orica) s.t.
3 Rui Costa (Lampre) s.t.
4 Samuel Sánchez (BMC) a 4''
5 Ilnur Zakarin (Katusha) a 9''
6 Romain Bardet (Ag2r) a 11''
7 Roman Kreuziger (Tinkoff) a 12''
8 Joaquim Rodríguez (Katusha) st.
9 Bauke Mollema (Trek) st
10 Diego Rosa (Astana) st.