Fin dal 1° maggio, ovvero da quando si è tenuto il Gran Premio di Russia, non si fa altro che parlare del "caso Kvyat", reo di aver tamponato per ben due volte la Ferrari di Sebastian Vettel in partenza causando, di fatto, il ritiro del pilota tedesco. La Red Bull, a pochi giorni dal "fattaccio", senza pensarci su due volte ha deciso di retrocedere il pilota russo, spedendolo nella scuderia satellite Toro Rosso e promuovendo, come guida della vettura titolare, il promettente Max Verstappen che, a soli 18 anni, si ritrova tra le mani un volante importante e una monoposto che, fino a tre anni fa, dominava su tutti i circuiti del mondo.

Tuttavia, secondo un'indiscrezione lanciata da "Motorsport", il doppio errore di Kvyat in Russia sarebbe stato solo un pretesto, da parte della Red Bull, per mettere in atto una strategia di mercato anti-Ferrari.

Red Bull anticipa promozione di Verstappen: Ferrari bloccata

Non è una novità che la Ferrari stia cercando un nuovo pilota per il 2017, quando Kimi Raikkonen saluterà la scuderia di Maranello. Tra i piloti finiti nel mirino di Marchionne e Arrivabene c'è sempre stato Max Verstappen che, per talento e personalità, sembra avere le caratteristiche giuste per poter guidare una monoposto del "cavallino rampante". Temendo di perdere il "gioiellino" olandese della Formula 1, il team di Helmut Marko, già dal Gran Premio di Cina avrebbe cominciato a pensare ad un avvicendamento tra Verstappen e Kvyat con il diciottenne figlio di Jos Verstappen che, una volta giunto nella scuderia "titolare", avrebbe di fatto frenato qualsiasi tentativo della Ferrari di intavolare una trattativa per il prossimo anno.

Sembra, infatti, che nel contratto tra il giovane driver e la scuderia austriaca vi sia una clausola che prevede, in caso di mancata passaggio in "prima squadra", la possibilità di liberarsi per andare in un altro top-team.

Probabilmente Kvyat, si è sentito sotto pressione fin dalla gara di Shanghai quando è stato protagonista di un episodio negativo alla partenza (danneggiando anche in quell'occasione Vettel) ma riuscendo ad arrivare terzo al traguardo.

Avendo compreso che, a stagione appena iniziata, stava già per perdere il volante, il 22enne di Ufadeve aver scaricato la tensione in pista, commettendo una serie di errori che, in un certo qual senso, hanno agevolato il compito ai vertici Red Bull. Infatti, approfittando del doppio errore di Sochi e delle accuse lanciate da Sebastian Vettel al collega russo, Marko e Horner hanno subito provveduto alla sostituzione "in famiglia" per blindare Max Verstappen che, in casa Red Bull, in molti vedono come il degno erede di Vettel.